Sunday, December 4, 2011

Cronaca. Bimbo di 18 mesi in rianimazione per maltrattamenti e overdose di cocaina

Notizie che fanno rabbrividire di prima mattina al solo leggerle...:
una mamma tossicodipendente che maltratta il proprio figlioletto di 18 mesi, fino a farlo finire in ospedale, dove però si scoprono "particolari" ancora più agghiaccianti.
Il piccolo si chiama Samuele ed è stato portato all'Ospedale dei Bambini di Palermo dalla mamma stessa - una donna di 25 anni - nella mattinata di sabato, perchè durante la notte Samuele aveva avuto difficoltà respiratorie; ma, giunto in ospedale, i medici hanno subito notato segni di maltrattamenti sul corpo del bimbo: lividi, ematomi, graffi al volto, segni di bruciature di sigarette... e soprattutto scompensi dovuti ad una overdose di droga...!

Immediatamente sono scattate le denunce e gli interrogatori della Polizia per la donna, la quale attualmente si trova rinchiusa all'Ucciardone, inizialmente "solo" con l'accusa di percosse e maltrattamenti aggravati, ma poi è scattata anche quella di cessione di stupefacenti.
A dare la testimonianza di quanto la donna sia solitamente violenta verso i figli (ne ha tre, con tre uomini diversi; l'attuale convivente non è il padre di nessuno dei tre bambini) e che faccia uso di droga, è lo stesso compagno - un uomo di 28 anni, con il quale vive insieme nel quartiere dell'Albergheria - che ha smentito le dichiarazioni della ragazza; quest'ultima infatti aveva dichiarato che le bruciature erano state provocate dal fratellino e che i lividi erano la conseguenza di una caduta dal seggiolone.
Ma di questa versione non pare siano stati trovati riscontri; piuttosto, l'uomo ha detto chiaramente che sia lui che la convivente sono tossicodipendenti, fanno uso di cocaina ed in casa c'era effettivamente, nella notte tra venerdì e sabato, una busta con la coca sul tavolo della cucina (i due ne avevano fatto uso insieme e il resto lo avevano lasciato sul tavolo) che, secondo un'ipotesi (tragica comunque ... ) da non scartare, il bambino potrebbe aver preso da solo, ingurgitando o respirandone il contenuto...; l'altra ipotesi potrebbe essere - e questa è più tremenda della prima - che la mamma abbia fatto l'aerosol a Samuele e chissà con quali sostanze...!
Certo è che le indagini sono in corso e restano da chiarire i "medicinali" usati dalla donna per praticare l'aerosol al piccolo, il cui quadro clinico è abbastanza serio e grave, tanto più perchè le sevizie subite sono state tante.

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