Wednesday, December 7, 2011

Il Napoli nella storia! Inler e Hamsik stendono il Villareal.


Il Napoli scrive la sua storia sul campo del Madrigal di Villareal, Spagna. Mazzarri il macina-tabù se ne divora un altro: mai nessuna italiana aveva mai lasciato lo stadio del Yellow Submarine da vincitore. E la soddisfazione non è solo per l'entrata di diritto agli ottavi di finale, ma anche perché la squadra si è tolta gli schiaffi da faccia, schiaffi su cui ha meditato per ben dieci mesi: proprio il Villareal, l'anno scorso, negò agli azzurri di Mazzarri il passaggio agli ottavi di Europa League. Ecco perché nessuno deve mostrare meraviglia se, al suonare del fischio d'inizio, per tutta Napoli e provincia sono esplosi fuochi d'artificio. Questa città non è mai arrivata oltre il girone di Champions neanche quando sull'erba del San Paolo correva il Genio argentino.

La partita è stata giocata molto sui nervi: da un lato la squadra spagnola che non non ci tiene a far perdere il primato al suo paese ( mai nessuna squadra in Spagna ha mai chiuso a 0 punti un girone di Champions League ) e dall'altro un Napoli che corre contro se stesso e contro il Manchester City, distaccato di un solo punto, che gioca in casa contro il Bayern Monaco vincitore del girone. E al momento di andare a riposo, le cose sembravano essersi messe male davvero: il City era andato in vantaggio contro il Bayern, vero schiacciasassi del girone.

Alla ripresa il Villareal prova a mettere paura alla porta difesa da De Sanctis, ma la difesa regge bene. Il tecnico azzurro però in un impeto di nervosismo da una spinta a un giocatore avversario, e per questo si prende l'espulsione da parte dell'arbitro norvegese. Zuniga duella con Pérez, Hamsik ragiona ma finisce sempre per fare un retropassaggio, Cavani fa molto movimento ma punge poco e Inler... Beh, lui al ventesimo della ripresa riceve un passaggio dello slovacco, si accentra e lascia partire un sinistro forte, di quelli che non riusciva a tirar fuori dai tempi di Udine, e infila la porta di Diego Lòpez. Uno a zero per gli azzurri.

Da allora si comincia a giocare in scioltezza, mantenendo palla e attendendo l'avversario, e proprio sugli sviluppi di una respinta del portiere spagnolo Lavezzi in acrobazia prova ad infilare la porta, ma il portiere è bravo a recuperare e a mandare in angolo. Angolo battuto dal Pocho che pesca Hamsik nell'area piccola, il pallone gli resta sui piedi, quasi incespica, ma lo appoggia morbidamente in rete destro. Due a zero al settantaseiesimo minuto. E i festeggiamenti cominciano sugli spalti!

E non solo sugli spalti riservati agli ospiti! Il popolo azzurro non conosce barriere, e ha invaso anche i settori dei padroni di casa. 'O surdato 'nnammurato comincia già a vibrare nell'aria. Di lì in poi c'è poco da notare, a parte una girandola di cambi – entrano Dzemaili per Hamsik al '79, Pandev per Cavani al '82 e infine Grava per Zuniga al '90. Sì, Gianluca Grava, ultimo superstite della squadra che pochi anni fa era in serie C e giocava contro il Cittadella, di ritorno da un gravissimo infortunio al ginocchio, timbra la sua prima presenza nella competizione più prestigiosa d'Europa all'età di 34 anni suonati. Più di una presenza d'onore, una presenza di cuore!

L'ultima emozione la regala il portiere azzurro, che sventa il gol al '92 degli spagnoli con una smanacciata sensazionale. E dopo abbondante recupero per via del tempo perso, si va negli spogliatoi, e a scrivere la storia! E le strade della capoluogo partenopeo si riempiono di caroselli. Il sogno continua: Napoli in Champions, e il City ultramilionario dello sceicco Mansur in Europa League. E meno male che gli azzurri dovevano essere la Cenerentola in un gruppo di ferro!

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