Monday, December 5, 2011

Recensione: "L'amore ai tempi del colera" un classico da provare

Credo che ‘L’amore ai tempi del colera’ (1985) e ‘Cent’anni di solitudine’ siano i romanzi più noti di Márquez (nato in Colombia nel 1927). La trama è piuttosto semplice: Florentino Ariza, un giovane di origini modeste, si innamora della bella Fermina Daza, figlia di un commerciante arricchitosi in modo poco chiaro. La ragazza ricambia l’amore di Florentino e, nonostante l’opposizione del padre di lei, per alcuni anni i due si scambiano lettere d’amore. Dopo una lunga attesa si incontrano, ma la giovane capisce di non essere davvero attratta da Ariza e lo respinge. Lui non si dà per vinto e continuerà ad amarla, nonostante il lungo matrimonio di Fermina con un ricco medico..
C’è da chiedersi come sia stato possibile riempire più di 400 pagine con questa storia, e all’inizio, in effetti, me lo sono domandato anch’io. Ad un certo punto, però, ho capito che ‘L’amore ai tempi del colera’ è uno di quei romanzi in cui la trama passa in secondo piano rispetto alle descrizioni dei sentimenti dei personaggi e all’atmosfera. Se avete fretta di arrivare al finale, non ve lo consiglio. Se invece volete prendervi una pausa e immergervi in un’altra realtà, è il libro che fa per voi.
Penso che il vero protagonista di questo romanzo, infatti, sia lo sfondo, cioè il Caribe - denominazione geografica un po’ sfuggente che include il mar dei Caraibi e le Antille (cercandolo su Google si trova una quantità sorprendente di discoteche, hotel e scuole di danza). Márquez è un maestro nel rendere i colori, i sapori e gli odori (non sempre gradevoli) delle strade e dei mercati. La sensualità è onnipresente, insieme ad un vago senso di letargia, ad una sorta di sopore che rende tutto un po’ ambiguo. ‘L’amore ai tempi del colera’ è un romanzo ipnotico, che trascina il lettore in un gorgo di sensazioni non sempre chiare, di magie e di leggende. Da provare. 

Ilaria Bernardini

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