Tuesday, November 29, 2011

Non solo al tegamino: come cucinare le uova, anche a Natale

Quante volte vi sarà capitato di tornar a casa tardi dal lavoro, non aver voglia di cucinare e avere il tempo solo per farvi il tradizionale "uovo al tegamino"? Bene, fate conto che quello stesso uovo, alimento pressochè completo e facilmente digeribile, avreste potuto cucinarlo in centinaia di altri modi. Sode, in camicia, strapazzate, in frittata o barzotte sono maniere di cottura che certamente già conoscete. Ma noi andiamo oltre e  ispirandoci liberamente ai preziosi consigli del grande gourmet Luigi Carnacina vi suggeriamo come poterle servire, a corredo di ricette un pò più elaborate. Tre modi tra cui scegliere, a seconda dell'occasione. Natale compreso.

Uova sode alla vivandiera (antipasto):
Affettare con taglio fine delle uova sode, disporle su una raviera, ricoprirle con code di gamberetti e trancetti di funghi cotti e legati con maionese appena diluita.

Uova affogate all'Emmenthal sul crostino: preparare delle uova affogate, abbrustolite nel burro
altrettanti crostini di pane grandi quanto le uova. Rivestire ciascun uovo con una fettina sottile di formaggio e burro fuso.
Infornare a piastra calda per qualche secondo e impiattare.

Uova in tazzine Ravel: scaldare le tazzine a bagnomaria, asciugarle con cura, spalmarle ben bene di burro. Guarnire il fondo di ogni tazzina con un composto di cuore di carciofo sminuzzato, insaporito da un filo d'olio e un pizzico di sale. Romperci dentro le uova. Sistemarle in una casseruola con tre dita d'acqua e coprirla. Cuocere in forno per dodici minuti.

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