Wednesday, November 30, 2011

Un caloroso addio a Lucio Magri e alla figlia di Stalin

"Ho deciso di morire", questo è l'addio di Lucio Magri ai compagni e agli amici di una vita.
Sulla prima pagina di Repubblica la notizia del suicidio assistito, in Svizzera, dal fondatore del Manifesto che per sua volontà, ha lasciato una lettera da rendere nota dopo la sua morte.
Ha deciso con lucidità esprimendo la volontà di essere sepolto vicino alla moglie Mara, hanno riferito gli amici.
Il Manifesto dà la notizia della scomparsa del suo fondatore.
Il quotidiano nacque dal "gruppo storico dl 1969", formato da Luciana Castellina e Luigi Pintor dopo che furono radiati dal Pci.
Magri è stato un uomo a sinistra fuori dagli schemi e con grande senso critico.
E si dice addio anche a Svetlana Stalina, unica figlia femmina di Josif Stalin, è morta negli Stati Uniti all'età di 85 anni il 22 novembre scorso.
La mancata diffusione della notizia è stata probabilmente determinata da valutazioni di opportunità.
La donna viveva da alcuni anni nei Wisconsin, nel 1967 aveva lasciato Mosca per l'India, quindi andò negli Usa.
Sposata a un architetto americano, ebbe una figlia a 46 anni.
Visse anche in un ostello per poveri a Londra, tornata negli <usa, si faceva chiamare Lana, diminutivo di Svetlana, Petrs, a sottolineare la presa di distanza dal proprio sofferto passato.

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