Creatività o follia? La Parigi degli anni Venti vi stupirà.
In mostra, a Ferrara, fino all'8 Gennaio.
Qualcuno li ha definiti “Roaring Twenties”, quei magnifici anni Venti, che nell'immaginario comune richiamano subito il jazz, le elegantissime flappers, le feste ed il clima di un romanzo di Fitzgerald.
In quegli anni il centro del mondo, almeno di quello artistico, era indiscutibilmente Parigi, tanto che lo stesso De Chirico, uno dei maestri di questa entusiasmante e feconda stagione, ebbe a dire: «La modernità - questo gran mistero - abita ovunque a Parigi: la si ritrova ad ogni angolo di strada, accoppiata a ciò che era un tempo, pregna di ciò che sarà. Come Atene ai tempi di Pericle, oggi Parigi è la città dell’arte e dell’intelletto per eccellenza».
Sono questi i cosiddetti “Anni folli” di Parigi, quelli che, all'indomani della Grande Guerra e fino primi anni Trenta, la vedono in pieno fermento: la sua atmosfera cosmopolita, mondana e liberale, l'esplosione del jazz, i teatri, i caffè e le gallerie attraggono da ogni angolo d'Europa e d'America le più grandi personalità dell'arte, della cultura, della musica e dello spettacolo, trasformandola in un polo di vitalità eccezionale.
Crocevia internazionale di stili e personalità, la Parigi di quegli anni si fa portatrice di un'arte nuova, che ruppe con le ansie della guerra e le incertezze del passato, per ripartire da zero, in un Primo Dopoguerra segnato dall'euforia dettata dalla prosperità di quella decade. In questo clima, i più grandi artisti di inizio secolo, come Monet, Matisse, Mondrian, Picasso, Braque, Modigliani, Chagall, Duchamp, De Chirico, Miró, Magritte e Dalí furono i principali protagonisti di un periodo di eccezionale vitalità artistica, e a Parigi rimisero si rimisero in gioco, approfondendo e rivendendo le loro poetiche.
Il risultato di questi anni incredibili è ora in mostra a Ferrara, presso Palazzo Diamanti, che ospita fino all'8 Gennaio 2012 la mostra “Gli anni folli. La Parigi di Modigliani, Picasso e Dalí. 1918-1933”.
La mostra prende le mosse dalle opere di due maestri impressionisti ancora attivi ed influenti nel primo dopoguerra, Monet e Renoir, che mostrarono ai giovani artisti giunti a Parigi in quegli anni la strada verso la rinascita dell'arte contemporanea.
Così, in mostra, si potranno ammirare capolavori della cosiddetta “École de Paris”, come ad esempio ritratti di Modigliani e Chagall, ma anche reminiscenze cubiste nei lavori di Picasso e Braque, nonché le prime avvisaglie di quel ritorno al classicismo che caratterizzerà tutto il decennio. E ancora, Mondrian e la sua pittura astratta, i readymade e l'ironia Dada e l'onirico mondo del Surrealismo.
Ma non solo arte. Le avanguardie artistiche di quegli anni, infatti, furono molto attente anche al teatro, nella prospettiva di ricreare quell'utopistico progetto di opera d'arte totale. Così, accanto a papiers collés e readymade, si trovano anche scenografie, bozzetti e costumi scenici, che in quegli anni fecero la fortuna e il cruccio di artisti, performer e coreografi giunti da tutto il mondo.
Un'occasione imperdibile per rivivere il clima di eccitazione, avanguardia e creatività di quegli anni. Nella speranza, magari, di riuscire a resuscitare quello spirito e trasportarlo ad oggi.
Carlotta Mazzoli
Gli anni folli. La Parigi di Modigliani, Picasso e Dalí. 1918-1933
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
11.IX.2011 – 8.I.2012
http://www.palazzodiamanti.it/
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