Dall'Italia alla Francia si ritorna a discutere di Ogm, organismi geneticamente modificati, e dei loro eventuali pericoli per la salute. Dopo le aperture del neo ministro dell'Ambiente italiano, Corrado Clini, arriva dalla Francia il via libera alla coltivazione di mais Monsanto 810, un mais transgenico noto per essere resistente alla piralide, insetto della famiglia dei lepidotteri che attacca questo tipo di culture.
Si tratta di una decisione del Consiglio di Stato transalpino, il quale ha annullato i decreti del ministero dell'Agricoltura e della Pesca che aveva vietato la commercializzazione di questa tipologia di mais. Una posizione non legittima per il Consiglio di Stato che ha rilevato una incompatibilità con le scelte della Comunità Europea in merito. Il divieto sarebbe stato giustificabile solo in presenza di accertati rischi gravi per la salute della popolazione. Le direttive comunitarie sono comunque una fonte di diritto superiore alla legislazione interna.
I francesi sono comunque scettici. A pochi giorni dalla decisione del Consiglio di Stato, un sondaggio dell'istituto di ricerche Ifop testimonia come i due/terzi dei cittadini francesi siano di fatto spaventati dalla possibile presenza di Ogm nei loro piatti. Il 65% degli intervistati si è detto "preoccupato" dalla diffusione degli Ogm, addirittura "molto preoccupato" il 27% del campione. Complessivamente, le maggiori preoccuppazioni sono espresse dalle donne e nella fascia di età tra i 35 e i 49 anni. L'80% degli intervistati si è detto contrario alla diffusione di piantagioni Ogm sul territorio francese. L'inchiesta è stata realizzata per telefono, tra l'1 e il 2 dicembre, su un campione di olre mile persone, rappresentativo della popolazione francese maggiorenne
Sunday, December 4, 2011
Ogm: in Francia via libera al Mais Monsanto 810
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