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Tuesday, December 13, 2011

Ricetta: Omini di panpepato

Con questa semplicissima ricetta è possibile realizzare dei simpatici omini di panpepato con cui decorare l'albero di Natale e stupire i vostri bambini.
Ingredienti per 50 biscotti :
300 g di farina,
1 cucchiaino di cannela in polvere,
1/2 bustina di lievito per dolci,
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere,
90 g di miele,
50g di burro fuso,
1 uovo,
150 g di zucchero di canna,
5 cucchiai di sale,
latte quanto basta,
la scorza grattuggiata di un limone.

Per la decorazione: 2 cucchiai di albume, 2 di succo di limone e 300 g di zucchero a velo.

Mettete tutti gli ingredienti in una coppa e frullate con un mixer a media velocità. Dovrebbe formarsi una palla, diversamente aggiungete poco latte.
Stendete la pasta con il mattarello, ottenendo uno spessore di circa 3/4 millimetri. Procuratevi lo stampo per i vostri omini e ritagliate le formine ( usate una cannuccia per praticare il foro attraverso cui far passare il nastro).
Allineate i biscotti su una teglia coperta da carta da forno e cuocete a 185° per 10/12 minuti.
Per la decorazione, preparatela glassa reale sbattendo gli albumi con il limone e lo zucchero a velo, unito poco per volta.
Preparate un cornetto con la carta da forno e decorate a piacere gli omini ( meglio lasciarli raffreddare un po').
Una volta asciugata la glassa, passate il nastro nel foro praticato in precedenza e ornate il vostro albero con questi simpatici biscottini.
Dolce Natale a tutti!
Chiara Sciolti

Saturday, December 10, 2011

Vedi che si mangia a Napoli sotto Natale e poi muori!


Gli  struffoli, tipico dolce natalizio napoletano
Vedi il cenone di Natale che si fa a Napoli e poi muori. E’ la versione ‘Christmas’ del famoso detto che verrebbe da coniare, guardando come in terra partenopea sono soliti imbandire la tavola per le festività natalizie.
Uno spettacolo senza fine, fra tradizione e fantasia, che da queste parti non fa certo difetto. Sotto Natale, in particolare, tornano a galla le sconfinate memorie culinarie, tramandate di generazione in generazione, che si traducono in deliziosi piatti tutti da gustare.



Come tradizione campana esige, il cenone della Vigilia deve essere completamente a base di pesce e quindi la scelta delle pietanze non può spostarsi di troppo da:

- spaghetti con le vongole 
- baccalà in umido o fritto
- il capitone fritto
- la spigola al vapore

con speciali contorni d’accompagnamento come le papaccelle o i broccoli al vapore.

Il pranzo di Natale, di contro, è consacrato alla carne, con l’immancabile minestra maritata, cappone ripieno e un gran fritto alla napoletana.
Anche qui, contorno d’ordinanza: patate al forno in pole position o broccoli al limone.

Per i vini, si può andare su un Taurasi o un Aglianico del Taburno.
E poi ci sono i dolci, dove i napoletani la fanno da maestri. Tipicamente natalizi sono i deliziosi struffoli, vere e proprie opere d’arte gastronomica dalla forma sferica ricoperte di miele.
Oppure, come emerge dalle "indicazioni doc" di chi si occupa della promozione turistica e culturale di Napoli, ci sono i mostaccioli e i susamielli, anche questi a base di miele e  i roccocò.
Senza dimenticare le fantastiche paste di mandorla, dove un’ostia funge da base per uno squisito impasto acconciato nelle forme più disparate.



Wednesday, December 7, 2011

Corona di pan dolce con frutta secca

Visto il difficile periodo economico per tutti noi, ecco una ricetta per un dolce natalizio fai da te che ci permetta di risparmiare qualche soldino, con ottimi risultati:

INGREDIENTI PER 8
pasta da pane lievitata 600 gr
zucchero 100 gr
miele 30 gr
uova n°2
tuorlo n°1
burro 60 gr
uvetta n°3 cucchiai
pinoli n°3 cucchiai
gherigli di noce 30 gr
vino dolce 1/2 bicchiere
farina n°3 cucchiai
burro per la ciotola n°2 cucchiai

PROCEDIMENTO
In una ciotola mettere l'uvetta e versarvi il vino tiepido lasciandolo riposare per 20 minuti.
Spezzattare i gherigli di noce grossolanamente con il coltello. Rompere le 2 uova nella ciotola, versare 80 grammi di zucchero ed il miele e montarli con le fruste.
Sciogliere il burro a fuovo dolcissimo e, una volta intiepidito, unire il burro agli altri ingredienti nella ciotola, mescolando il tutto.
Sgocciolare l'uvetta dal vino e premerla leggermente con un tovagliolo di carta in modo da asciugarla bene; infarinarla poi con 20 grammi di farina.
Mettere la pasta da pane su un piano di lavoro infarinato; formare al centro una cavità e versarvi il composto di uova impastando con le mani per 5 minuti.
Ricavare nuovamente una cavità nell'impasto, mettervi uvetta, pinoli e noci e lavorare il tutto fin quando l'impasto non diventa omogeneo.
Imburrare uno stampo per dolci con foro centrale (tipo ciambella).
Sistemare l'impasto all'interno dello stampo e coprirlo con un canovaccio, facendolo riposare per 20 minuti.
Scaldare intanto il forno a 220°.
Trascorsi i 20 minuti, spennellare la superficie dell'impasto con il tuorlo leggermente sbattuto e mescolato a 2 cucchiai di zucchero.
Inserire lo stampo nel forno e far cuocere per 30 minuti.
Provare la cottura infilando nel dolce uno stuzzicadenti, il quale dovrà uscire asciutto. Se non fosse così, cuocere ancora per 5-10 minuti abbassando la temperatura a 180°.
Una volta raffreddato, il dolce sarà pronto per essere trasferito su un piatto da portata.

Monday, November 28, 2011

Spese di natale, aumentano i prezzi e gli alberi si rimpiccioliscono

A parità di consumi, per Natale ogni italiano spenderà circa 220 euro, ossia il 10 per cento in più rispetto allo scorso anno.
E' quanto emerge dal monitoraggio dei prezzi dei beni legati alle festività natalizie condotto dal Codacons.
Quest'anno costerà di più l'albero vero + 7,5 per cento, ma anche i dolci classici come il pandoro, panettone e torrone.
In generale, tutto il comparto alimentare legato al Natale presenta ritocchi dei prezzi di rialzo.
Anche per addobbare la casa si spenderà di più, aumenti anche a due cifre per i giocattoli.
Il prossimo Natale sarà festeggiato con abeti più corti di almeno trenta centimetri rispetto a quelli di dieci anni fa.
E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che si tratta dell'effetto congiunto dell'andamento climatico, del minor numero di metri quadrati disponibili per abitazione, ma anche della crisi economica che spinge a privilegiare alberi di costo inferiore con una dimensione media ridotta attorno al metro e mezzo.
Si stima che con una spesa di 140 milioni saranno acquistati in Italia circa sei milioni di alberi veri che superano di poco quelli di plastica, sostiene la Coldiretti.
Ma sicuramente le persone che hanno l'albero in plastica che è ancora in ottimo stato, con la crisi che c'è, non andranno sicuramente a spendere soldi per comprarne uno nuovo.