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Thursday, December 15, 2011

Manchester. Medico confonde sintomi gravidanza con tumore ovarico


E' possibile che un medico faccia un errore tanto "grossolano", vale a dire diagnosticare una gravidanza di sei mesi al posto di un tumore?
Beh, è possibile (del resto, errare humanum est), a quanto pare perchè è capitato a Phoebe Quatre-Morgan, una ragazzina di 16 anni, di Bolton (vicino Manchester)che, diversi mesi fa, al ritorno da un periodo di vacanze, si era recata dal proprio medico per esporgli un malessere fisico caratterizzato da senso di gonfiore alla pancia, nausea e mancanza di appetito; il dottore aveva ipotizzato si trattasse di stipsi e le aveva somministrato una cura farmacologica appropriata per questo.
Ma il tempo passava e Phoebe non si sentiva affatto meglio, il gonfiore e tutti gli altri disagi non accennavano a passare, anzi peggioravano, così l'adolescente si è ripresentata dal medico di famiglia che ha dichiarato: "sei incinta di 6 mesi!".
Fatto sta che la ragazza riteneva l'evento della gravidanza assolutamente improbabile ed infatti l'ecografia le ha dato ragione: purtroppo, però, il senso di sollievo per la gravidanza inesistente ha lasciato il posto alla tristezza, in quanto quei sintomi erano il campanello d'allarme che dentro di lei si stava, da mesi, sviluppando qualcosa, e non certo un bimbo, bensì un tumore ovarico...!

Phoebe è stata sottoposta ad un primo intervento, cui hanno fatto seguito tre mesi di chemioterapia; la massa tumorale si era ripresentata, però, e la ragazza ha dovuto subire un'isterectomia (asportazione dell'utero); pare che attualmente la 17enne inglese stia meglio anche se si è infranto per lei, così giovane e certo carica di sogni e speranze, la possibilità di poter avere un giorno dei figli suoi.

Pensionato disperato tenta due rapine con pistola giocattolo

Non c'è giorno che i mass media e i giornali non ci parlino di manovre finanziarie, tagli agli stipendi, pensioni basse ecc...: evidentemente i "martellamenti" in tal senso e la consapevolezza che davvero le cose non vanno proprio bene nel nostro Paese, possono portare qualcuno all'esasperazione... e quindi a commettere gesti "strani" (chiamiamoli così...!).
Un pensionato di 85 anni si è reso protagonista in una giornata di ben due tentativi di rapina in due diversi Uffici Postali.
E' successo a Cuneo; l'uomo, stanco di vivere con una pensioncina che a malapena gli permette di sopravvivere, ha pensato di racimolare "qualche soldino" improvvisandosi rapinatore; e così, in entrambi gli uffici delle Poste italiane, ha minacciato con una pistola giocattolo un'impiegata, ordinandole di dargli il danaro che aveva sotto mano.
In entrambi i casi, a parte le persone presenti alla posta - che si sono spaventate - le impiegate che hanno "trattato col rapinatore" non si sono agitate più di tanto: sarà stata l'età avanzata, sarà stato che l'anziano non aveva proprio un aspetto feroce, o forse l'impiegata lo conosceva..., fatto sta che sono stati chiamati tranquillamente i Carabinieri, mentre l'uomo - avendo fallito il colpo - se ne andava deluso; trovato poi per strada dai militari, l'anziano pensionato è stato portato in Caserma, dove gli hanno offerto la colazione.
"Ho una famiglia e devo mantenerla: la pensione non mi basta!".
Questa è stata la giustificazione del povero pensionato sull'orlo della disperazione.
Del resto, come dargli torto?

Tuesday, November 29, 2011

Mete turistiche: "La magica NY"

Sicuramente viaggiare per la maggior parte delle persone è una cosa di vitale importanza, l'esigenza di vedere posti nuovi, scoprire nuove culture e provare quelle emozioni che solo trovandoti in alcuni determinati luoghi puoi sentire. Uno di questi è New York, la grande mela, da molti definita la capitale del mondo, è uno di quei posti che almeno una volta nella vita vanno visitati, perchè l'emozione che si prova guardando Manhattan dall'ultimo piano dell' Empire State Building va assaporata fino all'ultimo, come va assaporata l'emozione che si prova quando si attraversa in una serata stellata il ponte di Brooklyn o ciò che si prova camminando in quell'enorme area verde chiamata Central Park che in qualche maniera riesce ad isolarti da frastuono implacabile e senza pause che crea il traffico della città. Passeggiare per le avenue o attraversare le street, fermarsi in uno di quei tipici locaci americani, proprio quelli che si vedono sempre nei film, dove si mangiano sandwich ottimi accompagnati sempre da bevande dai mille colori, vedere tanta gente di colore diverso, lingua diversa, usanze diverse tutte insieme che condividono quel qualcosa che rende magica ed unica una città nella quale chiunque, nonostante il caos continuo, sognerebbe di passare la propria vita.

Concetta Riina eletta rappresentante genitori: polemiche

Ha destato qualche polemica l'elezione a rappresentante dei genitori, nel Consiglio della scuola elementare a Corleone , della figlia primogenita del boss Totò Riina, il "capo dei capi" di Cosa Nostra.
La donna, di nome Maria Concetta, si era candidata come rappresentante del Consiglio tra i tanti genitori degli alunni della scuola; sarebbero stati elette 8 persone e Concetta ha ricevuto 36 voti su 270 e, anche se non si tratta effettivamente di un numero considerevole di voti, sono comunque bastati a farla arrivare sesta nella graduatoria e quindi ad essere nominata tra le rappresentanti dei genitori.
Nonostante la figlia di Riina abbia ottenuto questo risultato perchè è stata votata da altri genitori, il sindaco di Corleone - Nino Iannazzo - ha espresso il proprio disappunto, giudicando la candidatura di Concetta "inopportuna"...

A dire il vero, non è la prima volta che si accendono queste piccole polemiche attorno a questa donna; nel 1995 Concetta fu scelta e votata per essere rappresentante degli studenti nel Consiglio d'Istituto, con 57 preferenze su 239, al Liceo Scientifico; il Preside di allora non fece alcun appunto negativo, anzi rimarcò che la studentessa era sempre stata trattata con estrema imparzialità a scuola da parte di tutti, non era stata oggetti di alcuna discriminazione ed emarginazione a motivo del tristemente famoso cognome che porta e questo per il semplice fatto che non è stata lei a commettere dei reati, bensì il padre, quindi non sarebbe stato giusto far pagare alla figlia le malefatte di "Totò u' Curtu".