Un buon pareggio conquistato in extremis ieri a Bergamo dal Napoli. Dopo un primo tempo tutt'altro che noioso, ma privo di serie occasioni da parte dei partenopei, rei come sempre di non riuscire a trovare il varco e il momento buono per la conclusione, gli orobici passano in vantaggio al diciannovesimo del secondo tempo con l'ex di turno: un German Gustavo Denis che ha trovato a Bergamo la sua dimensione ideale nel 4-4-1-1 di Colantuono ( coincidenza del caso, porta sulle spalle il numero 19, come il minuto in cui ha violato la porta azzurra ). Il gol matura da un pasticcio difensivo di Campagnaro, che tarda a liberarsi del pallone e consente agli atalantini di recuperar palla e lanciare a rete il Tanque, che si trova a tu per tu con De Sanctis e piazza la palla rasoterra a destra del portiere, che può solo sfiorare coi tacchetti. Uno a zero per gli orobici, eppure il Napoli non aveva affatto demeritato. Per tutto il primo tempo si erano viste geometrie ultracollaudate e perfettamente funzionanti, e così dall'altra parte per i nerazzurri. La partita, dopo il gol, si è inevitabilmente compromessa: fanno troppa gola tre punti strappati alla squadra che solo martedì scorso avevano steso un Manchester City milionario. L'Atalanta ha cominciato a chiudersi e a ripartire, difendendosi in dieci e costringendo Walter Mazzarri mandare in campo anche Maggio dopo il Pocho Lavezzi ( entrato pochi minuti prima del gol del suo ex compagno di squadra ), ricostituendo così la squadra titolare, orfana soltanto di Inler ( e si vedeva ) a centrocampo. Sulla fascia di competenza del colombiano Zuniga il duello con Padoin era all'ultimo sangue: se uno difendeva, l'altro attaccava. Moralez ha fatto sudare freddo Fernandez, che è stato costretto ad atterrarlo meritandosi il giallo. Partita che sembra avviarsi verso la conclusione, tanto che Colantuono nei minuti di recupero concede la passerella finale al Tanque, che si prende gli applausi dello stadio Atleti Azzurri d'Italia che, dopo Pippo Inzaghi, ha un nuovo idolo là davanti. Ma sfruttando i trenta secondi supplementari di recupero sul recupero, appunto in virtù dell'ultima sostituzione atalantina, gli azzurri mettono a segno la rete del pareggio con il Matador Edinson Cavani, che sfrutta un tiro da fuori area di Santana e devia in rete spiazzando Consigli. Uno a uno al quarantanovesimo del secondo tempo. La partita finisce così.
Un pareggio tutto sommato giusto, con il Tanque Denis che sarebbe stato senz'altro l'uomo partita se quel gol allo scadere non avesse eclissato una prestazione di carattere degli orobici. Il Napoli si conferma squadra competitiva, ma affaticata dalla Champions. Gli uomini di Mazzarri hanno carattere e sono sulla buona strada per conquistare qualcosa di importante, ma dovranno macinare ancora parecchi chilometri. Nell'ambiente azzurro tutto questo si sa, ma si lavora con caparbietà partita per partita, sfruttando tutto il tempo disponibile, fino al recupero del recupero.
Ottima prestazione anche degli Atalantini, che senza la penalizzazione di inizio anno sarebbero sicuramente in zona Champions, e nessuno avrebbe alcun che da dire.
Piccola nota a margine: martedì 29 novembre si giocherà il recupero di Napoli-Juve, gara rimandata per via del maltempo. Lunedì 21 su Tuttosport, quotidiano sportivo di sponda bianconera, si titolava con insipida ironia: "Pioviggina a Napoli. Rimandata anche Napoli - Manchester City?". Ebbene, dopo aver battuto una squadra di 400 milioni di euro e aver recuperato all'ultimo minuto il pareggio in terra bergamasca ( pareggio quasi autoinflitto, dato che il gol nerazzurro è arrivato da un errore di un difensore partenopeo ), c'è da scommettere che a Torino stiano imparando la danza della pioggia.
No comments:
Post a Comment