Thursday, November 24, 2011

la vespa

Ci sono molti modi di dimostrare l'amore, persino tacendo se è il momento giusto o urlando se è il caso ma c'è quell'unica frase, quelle uniche due parole che sembrano davvero suggellare il sentimento quando è autentico, quando se ne è sicuri: "Ti Amo".
C'è chi lo ha detto mille volte, chi lo ha detto TUTTE le volte, chi non lo ha detto e se ne è pentito e chi lo ha detto e - bè - se ne è pentito anche lui.

Poi ci sono quelli del "prima tu, io non faccio il primo passo" e anche quelli che quando se lo sentono dire scappano.

Io l'ho detto una volta sola e la persona a cui era destinato si è messa a ridere. Ammetto di essermi scoraggiata a tal punto di non aver mai ripetuto la frase di cui sopra e di averla a lungo relegata nello scatolone delle espressioni melense, melliflue e retoriche che una persona originale e con una personalità un minimo interessante non dovrebbe mai dire.

Eppure, lo ammetto, non c'è giorno che non pensi all'amore a riceverne, a darne, a rotolarmici in mezzo.

E ho fatto tutto e ho detto tutto. Solo, "Ti Amo" non l'ho detto mai più.

Però mi capita sovente di ascoltare, anche per ore, qualcuno che mi parla di quanto soffre, di quanto si strugge, di quanto ama e spesso mi dicono che so trovare le parole giuste per far scattare il clik risolutivo nelle teste di queste povere anime sofferenti.
E che si tratti di un abbandono farcito da insulti o di una riconciliazione docile e accomodante, io sono lì a ricevere la mia ricompensa e a pensare sempre, tutte le volte, che sono molto più brava negli amori degli altri che nei miei.
Ecco tutto signori, ecco chi sono, una che sa vedere e sentire, una che sa capire, che sa farti aprire. Ecco tutto, ecco chi sono, una vespa dal pungiglione buono.

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