Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, informato dell'arresto del boss della camorra Zagaria, ha espresso vivo apprezzamento per l'importante risultato conseguito nel contrasto alla criminalità organizzata.
Vive e sincere congratulazioni per la cattura del boss, sono state espresse dal presidente del Senato Schifani al ministro dell'Interno Cancellieri per lo straordinario successo che conferma ancora una volta l'efficacia della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata di stampo mafioso.
Apprezzamento per l'arresto anche dal presidente della Camera Fini.
Il premier Monti ha chiamato il ministro della Giustizia Severino perchè ringrazi in modo vivissimo i magistrati e le forze dell'ordine per la cattura del boss della camorra Michele Zagaria.
E' una bella giornata per la Campania e per tutte le persone oneste, ha detto Mario Monti, il risultato di questo arresto rappresenta uno stimolo e dà coraggio a quanti sul territorio e nel Paese sono pronti a contrastare la criminalità organizzata.
Ora deve iniziare una fase di liberazione dei cittadini, che prevede il totale ripristino della legalità nelle zone controllate dai Casalesi.
Lo dice il capo della polizia, Antonio Manganelli, sottolineando che con l'arresto di Michele Zagaria i vertici dei Casalesi sono stati ormai tutti catturati.
La cattura costituisce un'ulteriore tappa nel percorso di totale ripristino della legalità.
Ciò non significa però che i Casalesi sono stati sconfitti.
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Saturday, December 10, 2011
Wednesday, December 7, 2011
L'ultimo boss dei Casalesi latitante, Zagaria, è stato arrestato
Il boss della camorra Michele Zagaria è considerato il "re del cemento" per i suoi interessi negli appalti pubblici in diverse regioni del Centro-Nord.
Nato nel 1958 a San Cipriano d'Aversa ( Caserta), era ricercato dal 1995 per associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, rapina.
L'ultimo identikit era stato diffuso nel 2010 sulla base delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Michele Zagaria, detto " capastorta", considerato il numero uno dei Casalesi, era l'ultimo dei boss storici del clan ancora latitante.
Con la cattura di Michele Zagaria si è certamente tagliata la testa dei Casalesi, l'unica rimasta dopo l'arresto di Antonio Lovine.
Lo ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia Grasso, dopo l'arresto del boss latitante.
L'operazione avrà ripercussioni sulla destrutturazione dell'organizzazione criminale, aggiunge Grasso, sottolineando il lavoro svolto dalle forze di polizia e dalla Dda di Napoli.
E conclude dicendo che sperano che presto si catturi l'ultimo boss latitatante stragista Matteo Messina Denaro.
Il procuratore capo di Napoli, Giovadomenico Lepore, ha commentato l'arresto dicendo che è un meraviglioso regalo, hanno mantenuto la promessa.
Lepore, che andrà in pensione dopo domani, ha aggiunto che ringrazia tutte le forze dell'ordine e i suoi sostituti, gli avevano promesso questo arresto e hanno mantenuto l'impegno.
Nato nel 1958 a San Cipriano d'Aversa ( Caserta), era ricercato dal 1995 per associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, rapina.
L'ultimo identikit era stato diffuso nel 2010 sulla base delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Michele Zagaria, detto " capastorta", considerato il numero uno dei Casalesi, era l'ultimo dei boss storici del clan ancora latitante.
Con la cattura di Michele Zagaria si è certamente tagliata la testa dei Casalesi, l'unica rimasta dopo l'arresto di Antonio Lovine.
Lo ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia Grasso, dopo l'arresto del boss latitante.
L'operazione avrà ripercussioni sulla destrutturazione dell'organizzazione criminale, aggiunge Grasso, sottolineando il lavoro svolto dalle forze di polizia e dalla Dda di Napoli.
E conclude dicendo che sperano che presto si catturi l'ultimo boss latitatante stragista Matteo Messina Denaro.
Il procuratore capo di Napoli, Giovadomenico Lepore, ha commentato l'arresto dicendo che è un meraviglioso regalo, hanno mantenuto la promessa.
Lepore, che andrà in pensione dopo domani, ha aggiunto che ringrazia tutte le forze dell'ordine e i suoi sostituti, gli avevano promesso questo arresto e hanno mantenuto l'impegno.
Wednesday, November 30, 2011
In Siria crimini contro l'umanità e si pensano alla riforma costituzionale
L'esercito e le forze di sicurezza in Siria hanno commesso crimini contro l'umanità nella repressione contro le proteste.
Lo afferma la Commissione internazionale di inchiesta istituita dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu.
Il rapporto rileva esecuzioni sommarie, arresti in massa, torture, violenze sessuoli e l'uccisione di decine di bambini.
Sono 4.646 le vittime della repressione del 15 marzo, secondo gli attivisti.
Secondo l'ultimo bilancio Onu dell'8 novembre scorso, i morti sono 3.500.
Damasco fa sapere che le sanzioni della Lega Araba al paese chiudono la porta a ogni tentativo di accordo.
La riforma della Costituzione a cui lavora il governo siriano garantirà il multipartitismo e prevede l'abragazione dell'articolo 8 che assegna al partito arabo-socialista Baath il ruolo di guida nella politica e nella società da quasi mezzo secolo.
Lo ha annunciato il ministro degli Esteri siriano Al Mualler.
Le sanzioni della Lega Araba sono una dichiarazione di guerra economica, ha detto il ministro, accusando l'organizzazione di colpire il popolo e non le autorità.
Ma si ci stà rendendo conto quanti sono 4.646 persone ?
Sono tante e a causa di questa maledetta guerra politica sono morte, e ci hanno rimesso anche dei poveri bambini innocenti, che ora non potranno avere un futuro.
Quel futuro che tutti sperano pieno di pace, felicità e amore.
Lo afferma la Commissione internazionale di inchiesta istituita dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu.
Il rapporto rileva esecuzioni sommarie, arresti in massa, torture, violenze sessuoli e l'uccisione di decine di bambini.
Sono 4.646 le vittime della repressione del 15 marzo, secondo gli attivisti.
Secondo l'ultimo bilancio Onu dell'8 novembre scorso, i morti sono 3.500.
Damasco fa sapere che le sanzioni della Lega Araba al paese chiudono la porta a ogni tentativo di accordo.
La riforma della Costituzione a cui lavora il governo siriano garantirà il multipartitismo e prevede l'abragazione dell'articolo 8 che assegna al partito arabo-socialista Baath il ruolo di guida nella politica e nella società da quasi mezzo secolo.
Lo ha annunciato il ministro degli Esteri siriano Al Mualler.
Le sanzioni della Lega Araba sono una dichiarazione di guerra economica, ha detto il ministro, accusando l'organizzazione di colpire il popolo e non le autorità.
Ma si ci stà rendendo conto quanti sono 4.646 persone ?
Sono tante e a causa di questa maledetta guerra politica sono morte, e ci hanno rimesso anche dei poveri bambini innocenti, che ora non potranno avere un futuro.
Quel futuro che tutti sperano pieno di pace, felicità e amore.
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