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Friday, December 16, 2011

Il voto di fiducia alla Camera della manovra "salva Italia" Sarà vero?

Alla Camera si sta procedendo per ilvoto di fiducia alla manovra Monti. Guardiamo di capirci qualcosadopo tante affermazioni ed altrettante smentite.

Pensioni. Le pensioni fino a1405 saranno rivalutate secondo l'indice Istat dell'inflazione fino atutto il 2013. Per chi richiederà la pensione di anzianità primadei 62 anni e con 42 anni di contributi , sarà penalizzato del 1%annuo per i primi 2 anni e del 2% per quelli successivi.
Per i lavoratori dipendenti del settoreprivato con 64 anni e 35 anni di contributi entro il 2012, lapensione verrà erogata. Le donne potranno andare in pensioneanticipata con almeno 20 anni di contributi e 60 anni di età. Icontributi di solidarietà superiori a 200mila euro saranno del 15%mentre quelli da 90mila a 150mila saranno del 5% e da 150mila a200mila del 10% e questo fino al 31 dicembre 2014.

Imu. La rendita catastale saràrivalutata del 60% e l'Imu (ex Ici) sulla prima casa sarà del 4 xmille , sulle altre invece del 7 x mille.
Ci sarà una franchigia di 200 euro edesenzioni di 50 euro per figlio residente con genitori fino a 26anni, per un massimo di 600 euro.
Conti correnti. Se una personaha sul suo c/c meno di 5000 euro di media all'anno sarà eliminatal'imposta di bollo che rimane a 34.20 sopra i 5mila euro mentre perle imprese l'imposta sale a 100 euro.
Pagamenti in contanti. Il tettoper i pagamenti in contanti sarà di 1000 euro, anche per lepensioni.

Incarichi pubblici. Tutti idirigenti, amministratori e sindaci che hanno un doppio incariconelle banche, in società finanziarie o assicurazioni dovrannoscegliere quale incarico mantenere entro 90 giorni e non sarà piùpermesso avere doppi incarichi e, se allo scadere del termine nonavranno provveduto, saranno espulsi da entrambi gli incarichi.

Queste sono le tasse ed i provvedimentiche colpiscono i “poveri cristi” come ci chiama qualcuno ma, perle liberalizzazioni e tutti i provvedimenti per la crescita delPaese, dovremo aspettare alle calende greche e l'Italia e gliitaliani, da qualche sondaggio, non è convinta che ciò sia utileper salvarci dal fallimento.

Thursday, December 15, 2011

Manovra Monti, ma quanto ci costi?


Adusbef e Federconsumatori fanno due conti e ci danno la lieta novella: la manovra Monti, associata alle misure che ci ha lasciato in eredità il governo Berlusconi, costerà alle famiglie italiane oltre 3.000 euro l’anno.
Pare che nel 2014 la ricaduta sulle famiglie italiane delle misure anticrisi varate dal governo Monti ammonteranno a 1.129 euro l’anno. A queste vanno aggiunte le misure varate nel 2011 dal precedente governo: totale 3.160 euro. Una grande batosta davvero per l'italiano medio, già alle prese con un misero bilancio familiare difficile da far quadrare.
Come si arriva a questa cifra? E’ presto detto. L’approvanda manovra economica, costerà ai consumatori 197 euro in termini di tagli e 932 euro in tasse. I tagli riguardano il mancato adeguamento dell'indicizzazione delle pensioni oltre 1.000 euro (34 euro l'anno) e quelli agli enti locali (163 euro l'anno). Per quanto riguarda le tasse, ci sarà una spesa in più di 270 euro per il previsto aumento dell’IVA; 405 euro per le nuove tariffe dell'Imu prima casa; 120 euro per le accise sulla benzina; 47 euro per il bollo sui depositi, 90 euro per l'addizionale regionale allo 0,3%. Totale? 1.129 euro l'anno. Le misure varate nel 2011 dal governo Berlusconi incideranno per 2.031 euro che sommate agli aumenti dovuti alle misure Monti, danno come risultato 3.160 euro.
Ovviamente, chi meno ha meno spende. E’ stato calcolato, infatti, che la capacità di consumo di una famiglia con reddito medio - basso diminuirà di un sostanzioso 7,6%. Sembra un paradosso. Come ci si può risollevare dalla crisi se, di fatto, si riducono i consumi. Come può decollare un’economia al palo se la gente non può spendere? Meno consumi, meno produzione, meno lavoro. Pur non essendo economisti, questo ci è chiaro. Allora, una domanda sorge spontanea: come potremo mai uscire da questo pantano se le misure che si continuano a varare, sembrano solo volere accentuare la recessione economica e le diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza?

Wednesday, December 14, 2011

Dove andremo a finire?

Parliamo tanto della fine del mondo nel 2012 … ma se ci guardiamo bene attorno non abbiamo già più niente!!

Non c’è più lavoro , e la maggior parte della famiglie vanno avanti con uno stipendio solo e tante altre non hanno nemmeno quello!!

Le ditte dichiarano fallimento , perché le tasse da pagare sono insostenibile !!

E adesso cosa succede?? Una nuova manovra che più tosto che aiutarci ci porta ancora di più al lastrico …

Benzina?? Non ci si può neanche avvicinare alle stazioni di servizio , ci ritroveremo a pagare 20 euro senza aver messo niente nel serbatoio della nostra cara dolce e quanto possibile fedele macchinina , li che piange disperata perché ha sete …

Casa? Per chi non c’è l’ha ed è in affitto meglio che continui a stare in affitto , se no si ritrova a pagare un mutuo insostenibile (tassi di interessi altissimi) e per di più tasse su tasse !!

L'Iva?? non era già abbastanza alta , no anzi era troppo bassa aumentiamola un pochino cosi per far contenti noi poveri italiani.

Vogliamo parlare delle pensioni? Essendo che ci piace cosi tanto lavorare e non goderci la nostra famiglia , aumentiamo l'età pensionistica , a noi toccherà andare a lavorare con il bastone , con la schiena curva , e le mani tremanti , e quando malgrado ci toccherà dire addio al lavoro , prenderemo una misera pensione , tanto chi se ne frega mangiare ormai non avremo più nemmeno un dente!! Mentre loro, i nostri cari parlamentari,senatori,onorevoli , dopo solo 5 anni possono dire addio al lavoro , con una pensione di 3.000 euro al mese!! Poco no? Per quello che fanno per noi perché non prendere di più , tanto i soldi sono i nostri!!

Stipendi? Questa volta non possiamo dire tutto raddoppia ma i stipendi restano uguali , anzi adesso tutto aumenta e “giustamente” i stipendi diminuiscono .. eh si dobbiamo essere bravi cittadini , e per aiutare il nostro paese , bisogna che smettiamo di mangiare , lavarci , telefonare , scaldarci , e uscire di casa , e imparare a vedere al buio … dobbiamo vivere per lavorare e mandare avanti …. il paese e non la famiglia!! Alt aspetta che dico, non per il paese ma per mandare avanti chi è seduto a Roma , li per noi , e questo è il nostro ringraziamento!!

Noi che tutti giorni ci svegliamo alla mattina a orari impressionati , e andiamo di corsa, non abbiamo tempo nemmeno per far colazione , e via al lavoro , per passare una durissima giornata per aiutare chi sta sopra di noi , e quando torniamo a casa abbiamo il giustissimo tempo per salutare e dare la buonanotte alla nostra famiglia , prendiamo il giustissimo stipendio di neanche 1.000 euro al mese

E dopo tutta questa bella giornata , ci sentiamo dire da un parlamentare che si sveglia a un orario decente , per andare a lavorare (se cosi si può chiamare)  viene accompagnata da un autista , sta seduto e se gli capita essendo molto stanco , perché tutto questo è un impegno per loro , si fa un bel sonnellino sul posto di lavoro , che i 30 mila euro al mese che guadagna non gli bastano , anzi lo fanno vivere da cani!! ( poi perché mettere in mezzo i cani che sicuro sono molto più civili e puliti di lui)



E noi cosa dobbiamo dire allora? Sei lui “vive male” con 30 mila euro al mese ,  noi con meno  1.000 euro come viviamo? Ah si ha ragione noi non viviamo proprio!!
Loro hanno il  magiare  a un prezzo modico di 7 euro tutto compreso ( mentre noi per far spesa solo per un giorno come minimo ci partono 30 euro)  hanno voli gratis, autista gratis  , entrate in tantissimo posti gratis ecc …. ecc …
 Invece noi  dobbiamo pagare tasse , bolli , bollette e il magiare (che rispetto a loro che possono mangiare fuori tutti i santi giorni a prezzi da sogno , noi dobbiamo far spesa a prezzi da incubo) mutuo o affitto , assicurazione , rata delle macchina ( si perché quando finalmente siamo arrivati all'ultima rata , ecco che la nostra cara amica decide di abbandonarci e ci tocca trovare una soluzione per metterla apposto e prenderne un altra , ma mi raccomando che sia super usata , perché nuova sarebbe un lusso, e cosi via che si iniziamo tutto da capo) e se abbiamo dei figli , dobbiamo pagare prezzi assurdi di asili , poi il materiale x la scuola ecc.....ecc.. mha!! senza parole, tanto anche se vorremmo parlare chi ci ascolta? Le nostre parole volerebbero al vento , perché tanto non cambierebbe niente!!

E si allora mi chiedo Dove finiremo? E che paese stiamo preparando per i nostri figli? Che futuro avranno?

E a queste “semplici” domande non trovi risposta , anzi si …. CHE VITA !!
NOI SPERIAMO DI CAVARCELA !!



[ Scritto da Sara P.]

Monday, December 12, 2011

Le discipline che studiano l'attività economica


Le discipline che studiano l'aspetto peculiare dell'attività umana, noto come attività economica, sono classificabili in "generali" e "particolari".
Nel primo aspetto, "generale", si collocano le discipline che hanno per oggetto fenomeni generali, ovvero investigano i sistemi economici di date collettività ed i rapporti e le interconnessioni fra detti sistemi.
Nel secondo, "particolare", si collocano le discipline che hanno per oggetto di studio le unità del sistema economico nell'aspetto comportamentale e nelle condizioni di vita e sviluppo.
Al primo aspetto provvedono le discipline macroeconomiche, al secondo quelle microeconomiche. La distinzione operata non risulta semplice: da un lato, la microeconomia considera le singole unità economiche; dall'altro, la macroeconomia offre preziosi banchi di prova per molte proposizioni della microeconomia.
La più notevole e caratteristica differenza tra la macroeconomia e la microeconomia consiste nel fatto che la microeconomia studia il comportamento di singoli soggetti e singole unità economiche condotti da soggetti che cercano di realizzarli con unità di disegno; mentre la macroeconomia studia quantità globali e rapporti tra quantità globali che non sono il risultato di un disegno unitario.
Ad ogni modo, sia l'economia generale che quella aziendale possono allocarsi tra le scienze empiriche in quanto studiano il mondo reale.
La ricerca delle uniformità dei fenomeni pone questa scienza tra le scienze positive, in quanto proiettata all'accertamento di ciò che è.

Friday, December 9, 2011

Superflash Prestito: soluzione San Paolo ideale per i giovani!

Se hai un'età compresa tra i 18 e i 35 anni (non ancora compiuti) e hai necessità di richiedere un prestito anche "minimo", "Superflash Prestito" può rispondere alle tue esigenze!
Si tratta di un prodotto offerto dal Gruppo Bancario Intesa San Paolo e consente ai giovani di richiedere somme che vanno da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 30.000 euro; il tasso d'interesse è fisso e la durata del prestito va da 2 a 6 anni.
Ovviamente ci sono dei requisiti minimi da soddisfare per poter accedere al prestito, vale a dire il richiedente deve già essere un cliente della San Paolo ed avere quindi un conto corrente aperto; inoltre, per quanto concerne la situazione lavorativa, può non avere un contratto a tempo indeterminato, bensì anche un contratto atipico, ma comunque deve lavorare al momento della presentazione della domanda e ad aver svolto un'attività lavorativa almeno per 18 mesi negli ultimi due anni.

Perchè Intesa San Paolo accordi il prestito, è essenziale che le finalità per cui lo si richiede siano comunque di carattere personale e familiare (il cliente non è affatto obbligato a specificare di che si tratta) e non relative all'acquisto di un immobile o di un servizio a vantaggio della propria attività imprenditoriale e professionale.

Facciamo due esempi di rate d'interesse per un cliente che sia possessore di un conto corrente presso una banca San Paolo da almeno un mese e che non abbia ancora compiuto i 35 anni; precisiamo che questo esempio è valido per i prestiti concessi fino al 31.12.2011 in filiale :
  • un prestito di 7.000 euro è rimborsabile in 60 comode rate che ammontano a 140.27 euro mensili; la prima rata - comprensiva della quota interessi di preammortamento - sarà di 184,86 euro; essendo il costo del credito di 1.460,79 euro, il cliente dovrà restituire in tutto alla banca 8.460, 79 euro;
  • se chiede invece la somma di 20.000 euro, la rata mensile sarà di 528,16 euro (sempre pensando a tempi di rimborso pari a 60 mesi), con un totale di credito da restituire di 4.173,00 euro che si andranno ad aggiungere ai 20.000 richiesti.
In tutto questo, non sono previste spese aggiuntive, in relazione a istruttoria, incasso rate, costo per le comunicazione inviate e a fine anno e a fine rapporto, per il posticipo di una rata e ancora circa le imposte di bollo.
Gli interessi sono calcolati tenendo presente il Tan fisso a 7.50% e il Taeg di 7.80%.

Nel corso del prestito, se il cliente è regolare e puntuale nei pagamenti, potrà posticipare una rata per ogni annualità di rimborso.

Wednesday, December 7, 2011

Mentire al fisco da gennaio è reato e l'Ue da regole di bilancio

Dal primo gennaio 2012 mentire al fisco sarà reato, così il vice-ministro all'Economia, Grilli, ha detto a Porta a Porta.
Grilli spiega che prima erano previste sanzioni amministrative, ora la sanzione è penale e scatta anche nei processi di accertamento.
Inoltre gli intermediari dovranno inviare tutti i movimenti degli italiani e l'Agenzia delle Entrate dovrà verificare.
I contribuenti che hanno riportato in patri capitali con lo scudo che non pagheranno l'ulteriore 1,5% previsto dalla manovra, perderanno l'anonimato, ha avvertito il vice-ministro all'Economia Grilli.
Intanto niente conti in regola, niente diritto di voto, è una delle misure radicali proposte nel rapporto che il presidente Ue, Van Rompuy, presenterà giovedì sera ai leader dei 27 per rafforzare la governance economica dell'Eurozona, secondo quanto anticipato da diversi media.
L'obbiettivo è creare un rinnovato contratto fiscale tra i 27 per arrivare, come chiedeva anche il presidente Bce Draghi, a una vera e propria unione monetaria.
Tra le proposte, anche quella di più poteri alla commissione Ue.
E auspicato un accordo sugli eurobond.
Ora ci sarà un giro di vite per Stati inadempienti.
Intanto tutti i sindacati hanno proclamato uno sciopero unitario di 3 ore per lunedì 12 dicembre contro la manovra economica del governo Monti.

La Manovra aumenta il carburante e tasse sula casa

Si fanno subito sentire gli effetti del decreto Monti entrato in vigore ieri, che aumenta le accise sui carburanti.
Il prezzo della benzina e quello del diesel ha superato la soglia di 1,70 euro al litro.
L'aumento per la benzina è di 9,9 centesimi e arriva a 1,708.
Per il Diesel è di 13,5 centesimi e sale a 1,702.
Il Gpl è venduto tra 0,735 e 0,750 euro alla pompa.
La nuova imposta municipale darà 3,8 miliardi di gettito dalle prime case, ai quali si aggiungono 18 miliardi sugli altri immobili.
Il totale è di 21,8 miliardi dai quali sottrarre 9,2 miliardi che già arrivano dal'Ici a normativa vigente e 1,6 miliardi all'Irpef.
Il maggior gettito, per la relazione tecnica del decreto, è di 11 miliardi.
La tassa straordinaria dell'1,5% sui capitali scudati porterà in cassa 2.190 milioni, 1.095 nel 2012 e 1.95 nel 2013.
Il blocco dell'indicizzazione delle pensioni riguarda il 76,5 per cento degli assegni e darà risparmi per 3,8 miliardi nel 2012.
Ammonta a 453 milioni di euro la nuova imposta sul lusso prevista con l'addizionale bollo su auto grandi, aerei e barche.
Il ministro per lo Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti intende riconfermare lo stanziamento di 4,8 miliardi per le infrastrutture strategiche.

Tuesday, December 6, 2011

I sindacati minacciano scioperi: indette due ore per lunedì. Lamentati anche i troppi vantaggi alle banche,


Disertare le ultime due ore di lavoro del prossimo lunedì per andare a protestare davanti al Parlamento e alle prefetture: questo l'invito di Cisl e Uil, che ieri, lunedì 5 dicembre, hanno sottolineato la volontà di mobilitazione dei due sindacati, prevedendo periodi di scioperi. Manifestazioni contro l'operato del neo-premier M. Monti, accusato, assieme al suo operativo, di voler varare una manovra iniqua, che punta a "fare cassa", come afferma Luigi Angeletti, segretario Uil, secondo il quale le donne, i lavoratori e i pensionati saranno costretti a stringere troppo la cighia. Raffaele Bonanni, leader della Cisl, accusa il Governo di non aver instaurato una trattativa con i sindacati: "senza trattativa non ci può essere equità", afferma. E sembra comune l'avversione, da parte dei sindacalisti, nei confronti delle banche, che dalla manovra otterrebbero ampi vantaggi. Innanzitutto l'instaurazione di un tetto massimo di 1000 euro per i pagamenti in contanti (già aumentato rispetto ai 500 di cui si parlava fino a pochi giorni fa) porterebbe grandi vantaggi agli istituti di credito, che ovviamente trattengono delle commissioni dalle transazioni mediate con carte di credito e affini. Commissioni che, secondo Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, sono troppo alte: si parla di una media del 3%, più del doppio rispetto gli altri colleghi europei. Dopo un tale "regalo" da parte dello Stato, necessario per riattivare movimento creditizio, ci si aspetterebbe un aiutino da parte degli istituti. E intanto si aspetta di ripetere, lunedì prossimo (lo stesso giorno proposto dai sindacati per le manifestazioni), la positiva esperienza del Btp-day, durante il quale sarà possibile acquistare titoli di stato senza pagare le commissioni della banca mediatrice.

Spread in discesa, si assesta su 370 punti.



Dopo una rapida discesa da 470 a 375 punti base dal 2 dicembre a ieri, 6 dicembre 2011, lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si assesta oggi ad un valore, quasi accettabile rispetto ai 575 punti di un mese fa, di 370 punti base. Più prudenti le borse, che presentano un leggero ribasso (-0,49%) dopo l'incoraggiante rialzo di 2,91 punti alla chiusura di ieri sera. Un clima di leggera confusione e incertezza, non certo rassicurato dalle affermazioni della compagnia di rating Standard & Poor's, che dopo aver minacciato un decurtamento del massimo punteggio (AAA) ai paesi-pilastro dell'Eurozona mette anche gli occhi sui titoli salva stati. Gli sguardu sono puntati sui vertici del cuore dell'Europa, Italia, Francia e Germania, che si incontreranno dopodomani, giovedì 8 dicembre, per discutere, è proprio il caso di dirlo, le sorti dell'euro e dell'eurozona. Non gettano buona luce sulla cancelliera Angela Merkel le recenti notizie apparse sul web che vogliono due stamperie svizzere impegnate nella produzione di quantità ingenti di marchi tedeschi, che ovviamente dovrebbero servire a coprire un eventuale crack della moneta unica europea, recentemente confermate da un dipendentente della zecca tedesca. Una notizia che va presa con le pinze: fino ad una conferma ufficiale del governo tedesco non è possibile dire ancora nulla. Certo, se la voce si dimostrasse vera, non aiuterebbe per nulla i mercati a riguadagnare fiducia nell'euro, e un comportamento del genere sembra cozzare violentemente con le intenzioni, decisamente, a quanto sembra, a favore della moneta unica, della cancelleria teutonica.

Italia, fra ricchi e poveri un abisso


L’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) fa una fotografia dell’Italia in questo scorcio di terzo millennio e nella pellicola la prima cosa che rimane impressa è la crescente disuguaglianza dei redditi: troppo divario fra ricchi e poveri. E questo non è tutto, dallo studio dell’organizzazione emerge anche che nel nostro Bel Paese si registra anche un preoccupante ritorno alle “caste”.
Pare, infatti, che in tempi di crisi, i romantici matrimoni “d’amore” perdano terreno e lasciano spazio a nozze più “convenienti”. Ci si guarda intorno e si sceglie un partner che abbia un reddito (se non più alto), almeno simile al nostro. Così accade che i professori sposano i professori, i medici convolano a nozze con altri medici e così via. In breve, ricchi e benestanti cercano sempre più loro pari, riducendo, di fatto, la mobilità sociale del matrimonio che diventa uno strumento di polarizzazione del reddito. Va da sé, che questo contribuisce, e non poco, all’incremento del divario fra ricchi e poveri.
Dal rapporto su crisi e disuguaglianze economiche scopriamo che negli ultimi decenni il divario dei redditi è cresciuto a dismisura al punto che l’Italia, tra i trentaquattro Paesi aderenti all'Organizzazione, occupa l'ottavo per il divario dei redditi tra le persone in età lavorativa. E come se ciò non bastasse, si trova addirittura al quinto per l'allargamento del gap tra la metà degli anni 80 fino alla fine del 2000 circa. In parole più semplici, nella nostra Penisola lo stipendio medio del 10% più ricco è circa dieci volte superiore a quello del 10% più povero (49.300 euro contro 4.877). Inoltre, la quota di reddito nazionale complessivo detenuta dall'1% più ricco è passata dal 7 al 10% negli ultimi venti anni.
Sono aumentati i redditi da lavoro autonomo e diminuiti quelli da lavoro dipendente. Ma di questo ci eravamo accorti anche senza essere eruditi dall’Ocse che motiva tale disparità con l’aumento della differenza tra le ore di lavoro dei dipendenti meglio e peggio retribuiti. Infatti, spiega l’organizzazione, dalla metà degli anni ‘80 il numero annuale di ore di lavoro dei lavoratori dipendenti meno pagati è diminuito, passando da 1580 a 1440 ore; anche quello dei lavoratori meglio pagati è diminuito, ma in minor misura, passando da 2170 a 2080 ore.
Insomma, senza tirarla troppo per le lunghe, di là dei numeri e dati statistici, una cosa risulta essere molto chiara: i ricchi, crisi o non crisi, diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più disperati. Questo è l’unico vero dato inconfutabile, se non altro perché lo sperimentiamo ogni giorno sulla nostra pelle.


Monday, December 5, 2011

Monti parla di Porta a Porta e il piano per salvare l'Italia

Il presidente del Consiglio, Mario Monti, nell'incontro con la stampa estera, replica ai giornalisti che gli chiedono se la scelta di essere ospite domani a Porta a Porta non sia in linea di continuità con berlusconi, dicendo che è stata solo un'onda di eccitazione psicodrammatica a poter far pensare che lui annunciasse la manovra in una trasmissione televisiva.
Monti elenca tutte le occasioni in cui sta illustrando da ieri la manovra.
Ricorda che oggi è stato in Parlamento, e assicura che comunque lui non ha fatto riflessioni sullo stile del suo predecessore o anche degli altri.
Stretta sulle pensioni, imposte sulle case, aumento dell'Iva e dell'Irpef locali, lotta all'evasione fiscale, incentivi alla crescita economica.
Mario Monti ha illustrato alle 16 alla Camera il decreto salva Italia approvato ieri dal governo, poi è seguito un dibattito alla camera.
Il presidente del Consiglio alle 18 ha esporto il suo piano anti crisi anche al Senato.
Il decreto comincerà subito il iter parlamentare.
L'obbiettivo di Monti è di approvarlo in tempi rapidissimi.
Il presidente del Consiglio ha più volte ripetuto che il piano anti crisi serve a dare una risposta rapida alla Ue e ai mercati finanziari.
La Manovra del governo Monti era necessaria ma poteva essere più equa, si è fatto ancora poco, si sono fatti passi ma potevano essere ancora più equanimi, si poteva fare di più sui redditi alti con l'Irpef.

La manovra, misure tempestive e ambiziose, no all'aumento Irpef

Un pacchetto di misure tempestivo e ambizioso che dà un segnale necessario di un nuovo approccio di politica economica.
Questo è il primo commento di Olly Rehn, commissario Ue per gli affari economici e monetari, alla manovra varata dal governo Monti.
Secondo Rehn, dopo la manovra appena varata dal governo italiano è cruciale mantenere lo slancio per le riforme economiche e il rinnovamento politico al fine di prendere ulteriori decisioni che possano portare più crescite e più posti di lavoro.
Se confermano il "no" all'aumento dell'Irpef vuol dire che è passata l'impostazione, detta da Alfano, per non colpire i soliti noti.
Di questo è contento, domani leggere con attenzione tutto il testo, ha scritto il leader del PdL, Alfano sulla pagina di Facebook, commentando la Manovra del governo.
Alcune valutazioni sono di merito di una manovra che è di lacrime e sangue a seguito di una drammatica situazione internazionale.
Da un lato è significativo che sia saltato ogni provvedimento sull'Irpef, mentre dall'altro lato gli aspetti più duri riguardano la casa e le pensioni.
Lo afferma Cicchito, capogruppo PdL alla Camera.
La parola equità deve assumere forma e non rimanere soltanto una parola nuova da dire ogni tanto al vento.

Cercare la piattaforma forex su Internet

Mercato valutario che permette l’interscambio di due valute, il Forex è anche detto “Currency Market”; nato nel 1971, movimenta all’incirca due miliardi di dollari al giorno.

Lo sviluppo delle Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione, di pari passo alla sorprendente diffusione di Internet, ha permesso agli utenti della Rete la possibilità di svolgere numerose azioni “On – line”; tra di esse, oltre l’interscambio di informazioni, l’acquisto di beni e servizi, la possibilità di svolgere operazioni di “trading on line” direttamente da casa, con l’ausilio soltanto di un pc e di una connessione ad Internet.



Cercare una piattaforma di trading on-line è molto semplice; basta digitare sui motori di ricerca principali (es. yahoo, google, altavista, ecc.) termini quali “piattaforma forex”, “trading on-line”, “trading valutario”, “forex su Internet”, ecc; in output si potranno ricevere una serie di Siti Internet inerenti l’argomento trattato, di due tipologie principali:
-          Siti informativi sull’argomento Forex e mercato valutario, oltre che alle tecniche di trading
-          piattaforme dirette: si tratta di aziende o Istituti di Credito che mettono a disposizione un programma che, installato sul proprio pc, permette di contrattare valute secondo criteri e regole stabilite (es. etoro, 4xp, ecc.)
I Siti che offrono piattaforme di trading, solitamente gestiscono anche un altro business, cioè quello dei corsi formativi per imparare le tecniche base della contrattazione valutaria.

Ovviamente prima della scelta della piattaforma va eseguita una prova con la versione “demo” del programma, per capire quale è la più adatta all’utente; numerosi strumenti e funzioni, infatti, ne differenziano le caratteristiche.


Spesso, utenti inesperti, si affidano ad intermediari che contrattano per conto loro nel mercato forex; in questo caso è necessario fare attenzione a non cadere in “trappole” chiamate “scam” (programmi ad alto rendimento che spariscono non appena ricevuto un certo importo di investimento).

Per approfondire è possibile leggere l'articolo

Saturday, December 3, 2011

Monti a Porta a Porta, ma polemica sulle forze politiche, e conciliare equità

Martedì prossimo il presidente del Consiglio, Mario Monti, sarà ospite di "Porta a Porta" per illustrare le misure anti-crisi che il CdM avrà varato lunedì.
Al Talk-show si Vespa, insieme a Mario Monti, ci saranno i ministri Passera e Fornero.
E infuria la polemica tra le forze politiche  e sul web.
Attacca la Lega con Fagatti e dice che Monti, prima che in tv, doveva intervenire in Parlamento.
E ironizza Napoli del PdL invitando i colleghi parlamentari a sintonizzarsi con Vespa per apprendere le misure.
Mente Casini (Udc) dice che l'importante è spiegare al Paese.
E Merlo (Pd) ha detto che quello che conta è che vada sulle reti Rai e che dica le cose che vuol fare agli italiani.
La profondità della crisi economica richiede che nel nostro Paese si assumano misure conseguenti in grado di conciliare il rigore con l'equità e di promuovere l'indispensabile crescita della nostra economia.
Lo ha detto il presidente della Repubblica Napolitano, in un messaggio al congresso del Psi.
Il capo dello Stato ha poi auspicato che i lavori del partito socialista possano contribuire a rinforzare la consapevolezza della serietà delle questioni che il nostro Paese è chiamato ad affrontare.
Ma si ci lamentava di Berlusconi, ma probabilmente Monti è peggio.

Friday, December 2, 2011

Le misure del governo Monti sono buone e ci sarà l'aumento EFSF

Le misure presentate da Monti sono una buona base su cui fondare riforme ambiziose e garantire gli obbiettivi sperati.
Così ha dichiarato Juncker, presidente Eurogruppo, al termine del vertice di Bruxelles.
Ha notato, il commissario Ue Rehn, che Mario Monti ha garantito che il suo governo assumerà le necessarie decisioni per giungere al pareggio di bilancio nel 2013.
Questo è essenziale per garantire stabilità finanziaria, ridare fiducia ai mercati e invertire la tendenza del debito pubblico.
é andato molto bene ha detto Monti lasciando il vertice.
Juncker ha annunciato un accordo all'Eurogruppo per aumentare le risorse Fmi per i prestiti bilaterali.
L'aumento dell'Efsf, il Fondo europeo monetario di stabilità finanziaria, non può essere qualificato, dipende dalle condizioni di mercato, dal suo utilizzo reale e dagli strumenti utilizzati.
Lo ha affermato il presidente Karl Regling.
L'Efsf potenziato sarà pronto all'inizio del 2012, l'Eurogruppo ha comunque trovato un accordo sulla leva finanziaria, con un sistema di garanzie che copre tra il 20 e il 30% dei bond dei paesi a rischio.
Inoltre questi sono i 10 giorni più critici per l'euro.
Per il commissario degli affari economici, Rehn, gli Eurobond saranno possibili soltanto quando si avrà una governance più forte.
Serve il sostegno di tutti gli Stati del Fmi, vogliono aumentare le risorse del fondo monetario internazionale, ha affermato Rehn

Thursday, December 1, 2011

LE BANCHE ITALIANE ANCORA IN CRISI, BLOCCANO I CREDITI ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Allarme crisi ancora in Italia, nonostante il nuovo governo che sta cercando di ripristinare l'economia del paese. Una realta'  davvero dura, dove le banche italiane sono paralizzate, bloccando crediti e finanziamenti per la crescita delle nostre imprese, specie nel nord, dove aziende, molto importanti, con commesse all'estero, circa 30milioni di euro, nel campo delle infrastrutture, dovendo aprire dei cantieri, ha bisogno di prefinanziarsi, nonostante la polizza sace in mano, dove garantisce il prestito al 100%, dalla banca a cui l'impresa fa riferimento. Ma purtroppo i soldi non vengono erogati.

A riferirci tutto questo e il presidente degli industriali di Treviso, Alessandro Vardanega, dove continua le sue dichiarazioni, raccontando che non si riesce nemmeno piu' ad ottenere un finanziamento in leasing, per acquistare dei modesti capannoni, nonstante la forte crescita delle imprese, con fatturati che si aggirano intorno al 20 %. Gli allarmi sono davvero tanti, come cosi' le numerose lamentele dei clienti verso i propi Istituti di Credito per la loro situazione di blocco per l'erogazione di liquidita'.

Una situazione davvero preoccupante questa delle banche, sopratutto quando un cliente a in mano la Sace, un contratto assicurativo che la banca riceve dal cliente, per avviare una pratica di finanziamento.

Come fare Trading con il forex market

Il mercato Forex (forex exchange market) tratta la compravendita di valute ad un prezzo che oscilla in base all’andamento del mercato stesso in un dato momento.
Ogni giorno i mercati forex movimentano 2.000 miliardi di dollari tramite banche o broker.

Divenuto molto famoso tra gli investitori privati, il forex offre la possibilità di utilizzare la cosiddetta “leva finanziaria”, che consente di manovrare capitali alti con un investimento minimo; tutto ciò sfruttando le proprie capacità di fare rendere al meglio quei capitali.
Il trading sul forex (o trading sulle valute) è diventato molto popolare negli ultimi tempi soprattutto grazie allo sviluppo di Internet e dell’ICT (Information and Communication Technology); tramite il web, infatti, è possibile svolgere operazioni di compravendita valutaria in tempi quandi reali, lavorando comodamente da casa propria o dall’ufficio.

Solitamente i broker più famosi offrono piattaforme gratuite scaricabili direttamente sul proprio pc, per gli utenti privati.
Inizialmente si consiglia di scaricare le versioni “demo” dei programmi, per fare un po’ di pratica sul mercato dei cambi; in seguito l’utente potrà passare alla versione della piattaforma gestita con “denaro vero”.
Per effettuare questo passaggio, è necessario collegare alla piattaforma di scambio una propria carta di credito o un conto paypal, in modo da procedere con il versamento di denaro; solitamente si prevede un minimo per poter “tradare” che è di circa 500 euro
Si prevede, in alcuni casi, la possibilità di scambiare anche materie prime (petrolio, carbone, ecc.), metalli preziosi (oro, argento, ecc.), alimenti (caffè, ecc) ecc.

Va ricordato che per tradare professionalmente sul forex ci vuole una conoscenza specifica del mercato e degli strumenti di riferimento, che prevedono costante aggiornamento e pratica sul campo; pensare di diventare un professionista del settore dall’oggi al domani oltre ad essere impensabile può portare a perdite di denaro anche cospicue.

Consigli per chi vuole entrare nel mondo del forex online

Il mondo del forex online tradingnon è per tutti ma dobbiamo farci aiutare da chi ne sa più di noiin questo campo quindi è utile aprire un conto con un brokeronline e, una volta fatto questo, versare denaro sul conto forex per poter iniziare a fare trading.
Però qualche termine del gergo forexonline trading lo dobbiamo sapere.
Aprire una posizione per vendere, peresempio, si dice “posizione short” sperando che una coppiadi valute cadano e dopo possiamo passare alla vendita chiudendo taleposizione.
Se invece apriamo una posizione peracquistare valuta si dice “posizione long”, sperando chela coppia di valute che abbiamo acquistato salga in modo da chiuderetale posizione a dei prezzi più alti per avere la possibilità di ottenere unprofitto.
Il prezzo di chiusura che il traderfornisce al momento dell'apertura della posizione, si dice “StopLoss”. Questo serve per proteggerci da perdite chepotrebbero venire al momento della chiusura automatica delleposizione aperte.
Gli esperti consigliano di usare lostop loss in modo da limitare le perdite.
Quando ci iscriviamo ad una piattaformadi trading, viene fornito online un conto trading demo, miraccomando, va usato questo demo perché bisogna fare pratica primadi usare soldi veri e, all'inizio, investire piccole somme di denaro.
Prima di iniziare a fare tradingcon le valute, è meglio orientarsi sull'argento oppure sull'oro eperciò bisogna assicurarsi che la piattaforma che usiamo loconsenta.

Cosa c'è da sapere su un mutuo fondiario

Si chiama Mutuo il contratto attraverso cui il “mutuante” consegna una somma di denaro (o beni fungibili) al mutuatario, il quale si impegna a restituire successivamente altrettante cose di stessa specie e qualità; si tratta di mutuo immobiliare qualora  esso sia collegato ad una compravendita immobiliare e, nello specifico, si chiama “mutuo fondiario”, che dura più di 18 mesi.

La precedente legislazione in merito al mutuo fondiario, prevedeva la concessione di quest’ultimo soltanto da parte di Istituti di Credito dotati di una sezione apposita chiamata SACF (Sezione Autonoma Credito Fondiario); modificata in seguito all’entrata degli operatori stranieri sul mercato finanziario italiano, prevede, ad oggi, la possibilità di concessione da parte di tutti gli intermediari finanziari.

Le fasi

Prima di procedere all’apertura del mutuo vero e proprio è necessario valutare l’offerta più adatta alle esigenze dell’utente.

In seconda istanza si apre, presso l’Istituto di credito designato, la fase di “istruttoria”, dove viene presentata la situazione economica del richiedente e la finalità (es, acquisto prima casa). La documentazione necessaria da consegnare all’Istituto in questa fase è la seguente:
-          Modello Cud dell’anno in corso;
-          Ultime tre buste paga del richiedente;
-          Planimetria catastale dell’immobile;

Si procede con la valutazione dell’immobile da parte di un perito designato dall’Istituto erogante, che ne determina il valore attuale sul mercato.

In seguito all’esame di tutti gli elementi (economici, immobiliari, di diritto, ecc.), l’istruttoria si chiude con la delibera di concessione del mutuo o la mancata concessione dello stesso.

Qualora tutti i requisiti per la richiesta del mutuo siano stati valutati positivamente dall’Istituto erogante, si procederà con l’”atto di mutuo” che si perfeziona in sede notarile, con un atto svolto solitamente in concomitanza all’atto di compravendita immobiliare.


Wednesday, November 30, 2011

Il governo Monti è una squadra forte ma arriva tardi a causa della crisi

Mario Monti, dopo il giuramento dei 3 viceministri e dei 25 sottosegretari, ha parlato degli obbiettivi del suo governo tecnico e dice che questa è una squadra snella e forte.
Il governo d'impegno nazionale si pone con umanità al servizio del parlamento e del paese, ha detto il Presidente del Consiglio.
Parla anche della crisi economica, e se faranno un buon lavoro, aiuteranno l'Italia a uscire da una situazione difficile.
Sottolinea che bisogna stare attenti a parlare di conflitto d'interessi, perchè saranno di un'assoluta trasparenza.
Il rapporto con le forze politiche è costruttivo e comporta qualche innovazione.
Il governo punta a una rinconcilliazione con l'opinione pubblica, fa notare Mario Monti.
Per Monti, il ritardo nella formazione del governo, è a causa delle condizioni di emergenza che non gli hanno consentito di dedicare 24 ore su 24 alla composizione della squadra.
In più, precisa, che ha dovuto superare le resistenze di alcuni sottosegretari ad accettare l'incarico.
C'è anche una spiegazione economica, i sottosegretari accettando hanno rinunciato a trattamenti economici e a prospettive di carriere, ha osservato il premier.
Ha offerto a PdL e Pd personalità al dicastero per i Rapporti col Parlamento.
Le misure anti crisi saranno presentate nei prossimi giorni.
Il viceministro dell'Economia Grilli sarà permanente invitato al Cdm.