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Wednesday, December 14, 2011

Stupro a Torino a 16enne, e iniziano maltrattamenti agli stranieri

La ragazza di Torino di 16 anni, che aveva denunciato di aver subito uno stupro mercoledì da parte di 2 stranieri, ha ammesso davanti ai carabinieri che in realtà non c'è stata alcuna violenza e di essersi inventata tutto.
Sarà denunciata per simulazione di reato.
La notizia della presunta violenza aveva portato all'organizzazione di una fiaccolata, svoltasi nella serata di giovedì, nel corso della quale alcune persone hanno dato fuoco alle baracche di un campo rom.
La situazione è poi tornata alla normalità, ma i militari dell'Arma hanno arrestato 2 persone, di 20 e 59 anni, con l'accusa di aver devastato il campo nomadi.
Il sindaco di Torino, Fassino, dopo che alcune persone hanno dato fuoco, giovedì sera, a un campo rom dopo lo stupro denunciato da una 16enne, che poi ha confessato ai carabinieri di essersi inventata tutto, dice che è assolutamente inaccettabile che si dia luogo a manifestazioni di linciaggio nei confronti di persone estranee di fatti solo perchè sono cittadini stranieri.
E Fassino aggiunge che Torino è una città civile e bisogna tutelarla da chi vorrebbe farla precipitarla nell'intolleranza, nell'odio e nella violenza.
Ma questa ragazza non si sentirà in colpa per quello che è successo?
Non ci si può inventare stupri solo per avere tutte le attenzioni.
Non si scherza con questi reati per rispetto soprattutto di quelle ragazze che lo stupro lo hanno subito realmente.

Sunday, December 11, 2011

Cronaca: 16enne muore per un pungo in testa dato da un amico

Si chiamava Simone Costa, viveva con la propria famiglia a Fiumicino ed è morto per un fatale "incidente", se così possiamo chiamarlo.
Aveva solo 16 anni.
Simone domenica si era recato insieme al gruppo di amici al centro Commerciale "Parco Leonardo", per passare un pomeriggio in compagnia della propria comitiva, tra i negozi e i ristorantini del centro.
Ma qualcosa di tragico spezza la tranquillità di quel pomeriggio come tanti: un amico di vecchia data chiede a Simone una sigaretta, che però viene negata; non si sa ancora come il tutto sia accaduto di preciso, se i due ragazzi - per quella maledetta sigaretta (?!?) - hanno incominciato a litigare o se stessero solo scherzando, fatto sta che "l'amico" sferra un pugno a Simone, colpendolo a una tempia; evidentemente il colpo è sufficientemente forte e violento, perché il sedicenne cade a terra immediatamente, perdendo conoscenza; non si risveglierà più e morirà poco dopo, durante il trasporto in ospedale.
La tragedia avviene davvero in pochi minuti, davanti agli occhi increduli di un coetaneo dei due giovanotti, che guarda pietrificato la scena; solo quando si rende conto che Simone è a terra, che non si muove e che del sangue esce dalla sua bocca; solo allora, gli altri amici di Simone - che erano in una sala-giochi e sono accorsi dopo aver udito delle grida - e un vigilantes accorso sul momento chiamano il 113 e l'ambulanza; a nulla è servita la tempestività dell'intervento e i tentativi di rianimazione: Simone morirà durante il tragitto all'ospedale; questa mattina la salma era al Poliambulatorio della Asl RomaD di Fiumicino e il dolore e la disperazione dei genitori e di tutta la famiglia della povera vittima sono palpabili, oltre che inconsolabili.

Intanto, "l'assassino" è stato condotto da subito dalla polizia in una casa di prima accoglienza, in attesa di essere tradotto nel carcere minorile di Casal Del Marmo; gli agenti hanno anche interrogato, in una prima indagine, gli amici per capire se c'è la possibilità che il ragazzo fosse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Da una primissima ricostruzione, pare che non si sia trattato di una lite, bensì di atteggiamenti di scherzo; quindi per ora, il colpevole è accusato di omicidio preterintenzionale, e dovrà comunque spiegare per quale ragione ha sferrato un pugno di una tale violenza all'amico.

Sono notizie davvero drammatiche, che lasciano molta amarezza: morire così..., in una circostanza talmente banale, tra "amici", in un tranquillo pomeriggio al centro commerciale.
E' qualcosa di cui non ci si riesce a capacitarsi.

Saturday, December 10, 2011

Dodicenne trattata da schiava dai genitori e la 16 enne di trento ha abortito

Insultata, picchiata, costretta a servire i genitori e i fratelli più piccoli, chiusa seminuda sul balcone per punizione.
Questi sono i maltrattamenti e le umiliazioni imposte dai genitori a una ragazzina di 12 anni a Rapallo (Genova).
La coppia, lui albanese lei ecuadoriana, avevano riservato alla piccola un trattamento da schiava, offrendole solo avanzi di cibo.
Per le angherie subite, secondo la polizia, la ragazzina riesce a pronunciare solo poche parole.
A far scattar la denuncia, una segnalazione anonima al Telefono Azzurro.
La dodicenne è stata affidata ai servizi sociali, mentre i genitori sono finiti in carcere.
"E' stata la vittoria della ragionevolezza", ha detto il padre della 16enne di Trento che voleva portare avanti la gravidanza e che invece ha abortito.
I genitori si erano rivolti ai giudici per obbligarla a interrompere la gestazione data la sua giovane età e un fidanzato di 18 anni, albanese, padre del bambino, poco affidabile e descritto come una persona violenta.
Sara alla fine ha deciso di abortire in assoluta autonomia, ribadisce il genitore.
Il caso suscita numerosi interrogativi ma anche la Chiesa, attraverso il giornale Vita dice: " non siamo favorevoli ma capiamo mamma e papà".

Friday, December 9, 2011

Superflash Prestito: soluzione San Paolo ideale per i giovani!

Se hai un'età compresa tra i 18 e i 35 anni (non ancora compiuti) e hai necessità di richiedere un prestito anche "minimo", "Superflash Prestito" può rispondere alle tue esigenze!
Si tratta di un prodotto offerto dal Gruppo Bancario Intesa San Paolo e consente ai giovani di richiedere somme che vanno da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 30.000 euro; il tasso d'interesse è fisso e la durata del prestito va da 2 a 6 anni.
Ovviamente ci sono dei requisiti minimi da soddisfare per poter accedere al prestito, vale a dire il richiedente deve già essere un cliente della San Paolo ed avere quindi un conto corrente aperto; inoltre, per quanto concerne la situazione lavorativa, può non avere un contratto a tempo indeterminato, bensì anche un contratto atipico, ma comunque deve lavorare al momento della presentazione della domanda e ad aver svolto un'attività lavorativa almeno per 18 mesi negli ultimi due anni.

Perchè Intesa San Paolo accordi il prestito, è essenziale che le finalità per cui lo si richiede siano comunque di carattere personale e familiare (il cliente non è affatto obbligato a specificare di che si tratta) e non relative all'acquisto di un immobile o di un servizio a vantaggio della propria attività imprenditoriale e professionale.

Facciamo due esempi di rate d'interesse per un cliente che sia possessore di un conto corrente presso una banca San Paolo da almeno un mese e che non abbia ancora compiuto i 35 anni; precisiamo che questo esempio è valido per i prestiti concessi fino al 31.12.2011 in filiale :
  • un prestito di 7.000 euro è rimborsabile in 60 comode rate che ammontano a 140.27 euro mensili; la prima rata - comprensiva della quota interessi di preammortamento - sarà di 184,86 euro; essendo il costo del credito di 1.460,79 euro, il cliente dovrà restituire in tutto alla banca 8.460, 79 euro;
  • se chiede invece la somma di 20.000 euro, la rata mensile sarà di 528,16 euro (sempre pensando a tempi di rimborso pari a 60 mesi), con un totale di credito da restituire di 4.173,00 euro che si andranno ad aggiungere ai 20.000 richiesti.
In tutto questo, non sono previste spese aggiuntive, in relazione a istruttoria, incasso rate, costo per le comunicazione inviate e a fine anno e a fine rapporto, per il posticipo di una rata e ancora circa le imposte di bollo.
Gli interessi sono calcolati tenendo presente il Tan fisso a 7.50% e il Taeg di 7.80%.

Nel corso del prestito, se il cliente è regolare e puntuale nei pagamenti, potrà posticipare una rata per ogni annualità di rimborso.

Wednesday, December 7, 2011

Alla Manovra serve più equità, Stop a armi e evasori ma soldi alle pensioni

Questa Manovra è necessaria ma ha bisogno di nuovi elementi di equità.
Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Errani, è intervenuto su La7.
E' più equo bloccare l'aumento delle pensioni da 700 euro e intervenire maggiormente sui capitali scudati? ha domandato Errani.
Sull'evasione  e sul tema della tracciabilità il governo doveva fare di più.
Quanto all'abolizioni delle province, Errani mette in guardia, gli italiani devono stare attenti, ci possono essere costi più alti, il personale, per esempio, dove va a finire?
Invece di colpire pensionati e lavoratori, le risorse vanno prese all'evasione che ammonta a 120 miliardi di euro l'anno.
Ha detto il capogruppo dell'IdV in una conferenza stampa alla Camera con i parlamentari Pardi e Di Stanislao.
Tagliando l'acquisto di cacciabombardieri e sommergibili si possono risparmiare oltre 50 miliardi di euro da oggi al 2026, precisa il capogruppo dell'IdV.
Non ci sono guerre da fare, ha sostenuto, vendendo le frequenze tv, invece di regalarle, si possono realizzare altri 4 miliardi, osserva il capogruppo dell'IdV.
Per Mario Monti la riforma sulle pensioni è stata la più sofferta, nel chiedere il contributo ai pensionati il governo è stato in difficoltà.
Ha osservato che la spesa italiana è squilibrata sulle pensioni.
In passato la politica ha soddisfatto tutti caricando il debito sui giovani.

Tuesday, December 6, 2011

Ritratti confusi di teenager drogati, alcolizzati e sessualmente incoscienti. E se le cause le cercassimo altrove?


È sospetto questo voler vivere sempre in gruppo, così nessuno diventa responsabile di quello che pensa e fa.
(E. Montale)


E' stata resa nota da pochi giorni un'indagine effettuata in Toscana su 5mila teenager rientranti nella fascia d'età tra i 14 e 19 anni. Si è sondato sui determinanti dell'infortunistica stradale, e lo si è fatto nelle scuole superiori di tutta la Regione attraverso lo studio “Edit-Epidemologia”.


Ecco i risultati in numeri:

  • Il 36% de ragazzi ha dichiarato di aver assunto almeno una volta una sostanza stupefacente (di questi ben il 60% ha iniziato prima dei 15 anni)

  • solo il 60 % dei ragazzi usa il preservativo

  • Il 65% ha provato a fumare (anche se non per tutti è diventato un vizio)

  • Quasi tutti hanno bevuto almeno una bevanda alcolica nella vita

Gli esperti tirano le somme e non fanno allarmismo, anzi... si parla di uno scatto positivo, un'inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa. Certo, difficile a dirsi per noi che li vediamo crescere e che ci troviamo ogni giorno ad affrontare i ragazzi fuori dalle statistiche, quelli veri.

I professionisti guardano i numeri e ci dicono:

che i ragazzi che fumano sono tanti e in crescita...

che sono sessualmente iperattivi ma usano meno il profilattico...

che fanno di più i bulli con i loro compagni di scuola...

che bevono in modo smodato prendendo a modello le culture del nord Europa...

...ma la riflessione che sorge spontanea è: e allora? Non è sempre stato così?

Ma soprattutto... possibile che i professionisti siano così ingenui da non riuscire a capire che basarsi sulle statistiche, soprattutto se si parla di giovani è praticamente inutile?

I ragazzi mentono, soprattutto a 14 anni e a maggior ragione se viene loro effettuato un compitino che indaga le loro debolezze o porta alla luce quello che i genitori non vorrebbero sapere.

Un diverso trend su cui crediamo sia giusto mettere l'accento è perchè i ragazzi siano così impegnati nel recitare costantemente una personalità diversa dalla loro. E' dovuto all'insicurezza soltanto oppure alla rincorsa affannata verso i modelli sociali dettati dai media?

Ma non solo... è fondamentale capire perchè è così facile ingannare il mondo degli adulti...

Perchè i nostri ragazzi sono sempre più bravi a mentire? Come riescono a guardarci negli occhi e raccontarci senza che ce ne accorgiamo una versione completamente opposta alla verità senza suscitarci alcun dubbio? Dove e come hanno imparato a recitare così bene? Siamo noi che siamo così ingenui e impreparati a mentalità così machiavelliche?

Magari effettuare un test ad ampio raggio sugli atteggiamenti e le abitudini dei genitori potrebbe essere decisamente più utile a capire quali sono le falle e il perchè delle reazioni e dei problemi dei ragazzi.

In sostanza, dovremmo riflettere non tanto sull'uso o meno di sostanze, sugli incidenti stradali ad esso correlati, sul sesso precoce e sconsiderato, bensì sul divario generazionale e sull'incomunicabilità che come lo spread aumentano vertiginosamente nei momenti di crisi: potrebbe essere una soluzione per diminuire davvero i rischi tra i nostri ragazzi.

Sunday, December 4, 2011

Incidenti stradali: quante vittime ogni giorno!

Questo week end non è ancora trascorso e già si registra una serie di incidenti mortali, di cui sono rimaste vittime, in circostanze e località diverse, persone diverse tra loro per età.

Le prime vittime di un incidente nella notte appena trascorsa sono due giovani di nazionalità romena, di 20 anni, a bordo di un'auto che viaggiava nei pressi di Guidonia, vicino a Roma, insieme ad altre tre amici, anch'essi romeni; i tre sopravvissuti sono stati trasportati immediatamente all'ospedale.
L'ipotesi è che il conducente abbia avuto un colpo di sonno e la macchina abbia quindi sbandato e sia finita a sbattere contro un albero.

Il secondo incidente che riportiamo coinvolge ancora dei giovani di anch'essi 20 anni, i quali però si trovavano su uno scooter; qui la dinamica appare meno chiara anche perchè è coinvolta un'altra persona, alla guida di una Fiat Seicento; siamo in Sardegna, tra Carbonia e Sant'Antioco e i due giovani in sella allo scooter stavano attraversando la statale 126 quando - secondo una primissima ricostruzione da parte dei Militari dell'Arma - questa Seicento potrebbe aver urtato con violenza lo scooter, che quindi sarebbe stato scaraventato finendo per gettare a terra i due giovani, morti immediatamente.

Infine, un'altra vittima è una signora di 83 anni, di Mondovì (Cuneo), Maria Stefani, la quale è morta per essere stata investita da una macchina in via Rosa Bianca; nonostante siano stati chiamati i soccorsi, non s'è potuto far nulla per salvarla e i tentativi di rianimare la donna sono risultati vani.
Anche in questo caso sono in corso gli accertamenti da parte dei Carabinieri per capire come si siano svolti i fatti.

Tuesday, November 22, 2011

Roma. Ventenne morta annegata, era sotto l'effetto di stupefacenti

La tragica morte della giovane Damaris Tomassi, di 20 anni, accaduta nel pomeriggio del 20 novembre, ha rimesso in evidenza - se mai ce ne fosse bisogno - il grande e irrisolto problema dell'uso sempre più diffuso di droghe e allucinogeni da parte di giovani e giovanissimi, e che purtroppo parte molto spesso dalla frequentazioni di posti quali discoteche e locali della vita notturna, in cui le sostanze stupefacenti sono reperibili con troppa facilità.

Damaris sembra morta annegata, per una tragica fatalità; gli inquirenti hanno raccolto la testimonianza del giovane 24enne, di nome Nicolas, che era in sua compagnia, un ragazzo originario del Brasile e con alle spalle dei precedenti penali, ma le indagini per chiarire tutta la dinamica dell'incidente proseguono in modo accurato, anche se non sembra ci sia l'ipotesi dell'omicidio.
I due ragazzi si erano conosciuti non più di un paio di giorni addietro, avevano poi passato la notte in un Centro Sociale nei pressi di Ponte Testaccio, a Roma, e lì avevano quindi consumato droga oltre che bevuto alcool.
Nel pomeriggio del 20 novembre, verso le due, Damaris e l'amico si trovavano vicino al fiume Tevere, entrambi storditi per l'effetto delle sostanza assunte; erano evidentemente fin troppo vicini alla riva del fiume, perchè pare che la giovane - sempre sulla base delle parole dell'unico testimone presente, il brasiliano - si sia sentita male e sia scivolata appunto nella acque del fiume, senza però riuscire a riaffiorare e a tornare a riva.
Immediatamente, il giovane ha chiamato la Polizia e il 118 perché prestassero soccorso alla giovane, il cui corpo è stato ritrovato dai sommozzatori nell'arco di un'ora.
Il punto però è che comunque, se anche non ci fosse un'accusa di colpevolezza "diretta" a carico di Nicolas, resta quella di omissione di soccorso; non solo, ma si attendono gli esiti dell'autopsia, che dovranno chiarire se Damaris sia deceduta per annegamento e per la bassa temperatura presente nel fiume o se il malore di cui parla il ragazzo abbia avuto il suo peso.
Da ricordare che Nicolas in passato ha avuto problemi con la giustizia per spaccio di droga e, se fosse stato lui a darla a Damaris, la sua posizione di certo si aggraverebbe di molto...


Sunday, November 20, 2011

Giornata Nazionale per i diritti dell'infanzia, i pediatri contro i rischi della Rete

Oggi si celebra la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
E' una data importante che ci impone nuove e costanti riflessioni sugli strumenti necessari alla tutela dei diritti e degli interessi dei bambini, vero patrimonio e futuro di tutti noi, così ha parlato il presidente del Senato Schifani.
A vent'anni dalla ratifica della Convenzione dei diritti del fanciullo, le notizie legate all'abuso dei diritti dell'infanzia continuano a manifestarsi in tutto il mondo.
Investire sui minori non significa solo garantire sicurezza e dignità, ma anche le basi per un avvenire migliore.
In occasione della Giornata mondiale del bambino e dell'adolescenza la Società Italiana di Pediatria ha organizzato in tutte le regioni italiane gli Stati Generali, che quest'anno hanno avuto come tema il complesso rapporto dei bambini e adolescenti con il Web.
Al centro del dibattito non solo i rischi e le opportunità che Internet offre ai giovanissimi internauti, ma anche la ricerca di nuove idee per la costruzione di una politica che tuteli il minore e aiuti i genitori e la scuola a sfruttarne le enormi potenzialità, scacciando al tempo stesso tutte le "fate,gli orchi e le sirene" che la popolano.
Ragazzi fate molta attenzione con chi parlate, con chi scrivete e a chi accettate l'amicizia su Facebook e altri Social Network, perchè non potete sapere chi c'è dall'altra parte della tastiera, potrebbe essere un maniaco, un pervertito o addirittura un pedofilo.

Gli indignados, cosa sono e cosa fanno

Gli Indignados erano solo dei spagnoli, ragazzi che avevano messo le tende alla Puerta del Sol, Madrid, per protestare contro la disoccupazione e la corruzione dei politici.
Poi, grazie a Facebook e Twitter, Indignados sono diventati i giovani di ogni parte del mondo, da New York a Tokyo, dall'Italia a Isdraele.
Tutti con le stesse ansie per il futuro, tutti stufi di subire sulla propria pelle le conseguenze della crisi.
Il termine è nato in Spagna con le proteste del Movimento 15 maggio, prima delle elezioni amministrative, poi è diventato di moda.
Riflette un profondo disagio e prende di mira Banchieri e politici, i primi vengono giudicati responsabili della crisi, i secondi di non aver protetto i cittadini piegandosi ai diktat dell'economia.
C'è una convergenza di paure, eventi come la bancarotta della Grecia o le rivolte arabe hanno avuto un forte impatto ovunque.
In piazza con i giovani ci sono anche semplici cittadini che chiedono garanzie su sanità e scuola.
Secondo molti, gli Indignados non hanno proposte concrete da fare e sono senza un leader.
Praticamente praticano bene ma razzolano male.
Per ora si tratta di persone che segnalano problemi ne chiedono ai politici di fare il loro mestiere.
Se avranno un futuro, si vedrà quando l'entusiasmo sarà finito.

Saturday, November 19, 2011

Mutui agevolati per le giovani coppie sarde


Qualche giorno fa la Regione Sardegna ha pubblicato un bando che potrebbe interessare le giovani coppie. 

Si tratta dell'iniziativa riguardante la concessione di contributi in conto di interessi e a fondo perduto finalizzati a costruzione, recupero oppure acquisto della prima casa

L'assessore ai lavori pubblici della Regione sarda, Angela Nonnis, ha spiegato come quest'anno si agevolino le coppie giovani perché il bando prevede l'abbattimento del 70% degli interessi e il nuovo contributo in conto capitale. L'importo del mutuo ammissibile all'agevolazione non può superare l'80% del valore dell'immobile con un tetto massimo di 120 mila euro.  

Il mutuo potrà essere richiesto dalle cosiddette famiglie di nuova formazione, cioè coloro che si sono sposati non oltre i tre anni precedenti la domanda di agevolazione presentata alla Regione o che intendano farlo entro un anno dalla stessa data di presentazione. 

Queste coppie potranno usufruire della riduzione del tasso bancario di interesse nella misura del 70%. In alternativa può essere riconosciuta un'anticipazione a fondo perduto per una quota massima di 10 mila euro, oltre alla riduzione del tasso bancario di interesse del 50% sulla restante quota. Stesse modalità di abbattimento degli interessi sino al 70% e riconoscimento del fondo perduto sono riservate a chi è intenzionato a restaurare o costruire nei centri storici dei borghi.

Precisamente il nuovo provvedimento è destinato soprattutto a coloro che sono intenzionati ad effettuare degli interventi in zone storiche delle città o piccoli centri. Lo scopo di quest'iniziativa è quello di combattere lo spopolamento, uno dei principali problemi in Sardegna, l'amministrazione regionale mira quindi a proporre delle possibilità a chi decide di restare e visto questo bando, le condizioni sembrano essere positive. Quest'iniziativa non è fine a se stessa, infatti sarà affiancata da altre che avranno il compito di accontentare il numero più alto di persone. 

L'amministrazione regionale sarda ha infatti previsto di dar seguito a circa 2500 pratiche del 2011. Il denaro stanziato ammonta a cinquanta milioni di euro, successivamente altri trenta milioni serviranno per dare continuità all'azione. 

Questo ha lo scopo di sostenere le famiglie nell'acquisto della loro prima casa sino al 2012.

Le informazioni sul provvedimento si trovano sul portale della Regione all'indirizzo: http://www.regione.sardegna.it/j/v/13?s=179887&v=2&c=3&t=1.

Superflash, il prestito "atipico" che salva la settimana bianca


Novembre inoltrato: le vacanze natalizie si avvicinano, leprime cime imbiancate strizzano l’occhio agli appassionati di sci e settimanabianca, ma il portafoglio non sembra del parere.
Centinaia di euro anche soloper un week-end in montagna suonano come un salasso, soprattutto per chi nonpuò contare su entrate aggiuntive come tredicesime o premi di fine anno.
Unacondizione in cui, stando all’ultimo rapporto 2011 stilato dalla Cgia di Mestre, versano quasi quattro milionidi nostri connazionali che compongono la crescente pattuglia dei cosiddetti “lavoratori atipici”.
A loro inparticolare, dedica un occhio di riguardo prestitoSuperflash, un finanziamento personale rivolto ai giovani dai 18 ai 35anni. Soluzione ideale per coprire le prime spese importanti come un auto o,per l’appunto, un breve viaggio.
La formula del prestito consente di richiedereda un minimo di 2000 ad un massimo di 30 mila euro, con tempi di restituzione chepossono estendersi anche fino a sei anni. Il tasso, fisso e invariabile per tutta la durata dell’emissione del credito,rappresenta di fatto l’unico costo collegato al prestito, che per il restorisulta esente da altri oneri supplementari. Niente interessi, zero spese d’istruttoriae nessun addebito inerente all’incasso delle rate, che sono mensili e prelevatedirettamente dal conto corrente.
Altro punto forte di questa iniziativa targataIntesa San Paolo, è la flessibilitàche si traduce, per esempio, nella possibilità di posticipare una rata tantevolte quanti sono gli anni di durata del prestito. E allora, a proposito di quellasettimana bianca di cui si diceva in apertura, aspetta ad accantonare maglionedi lana e  doposci.
Non è ancora detta l’ultimaparola…