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Monday, December 12, 2011

I giochi on line gratuiti sono tanti, milioni di milioni. Da Uphill Rush 4 in giù

Non l'avessi visto coi miei occhi, stenterei a crederci.Digitate la parola 'giochi' o suoi derivati sul motore di ricerca Google e viusciranno 144 milioni di risultati.
Una valanga di siti che propongono infiniti modi di passarsiil tempo sul web. Giochi di abilità, sportivi, solitari con le carte, multigiocatori, distrategia e quiz. Un mega parco giochi virtuale, con attrazioni per piccini, ma anche per adulti e,perchè no, anziani.
E ovviamente il tutto, rigorosamente gratis, senza bisognodi scuccire un centesimo di euro per iscrizioni o registrazioni varie. Ma stringiamo la lentee andiamo a vedere: clicchiamo l'indirizzo segnalato per primo su Google e cisi para davanti un caleidoscopio di colori, loghi, boxettini, dove ognuno invita ad iniziare a giocare.
Briscola, scopa, Tetris, scacchi, dama, calcio, battaglia navale solo percitarne alcuni, affiancati da tutta una sfilza di giochi dinamici con animazione in Flash, spesso ispirati a cartonitv o fumetti. Con un certo Uphill Rush 4 – una sorta di corsa per lasopravvivenza con mille insidie per raggiungere il traguardo – a farla dapadrone.
Chiudi e apri il sito successivo e anche qui trovi un menu ludicoassortito all'inverosimile: una Fanny Farm molto simile a quella di Facebook, uno sulla mafia,solitari, giochi a premi, d'avventura, d'azione, fino ai puzzle, con soggettinoti come ad esempio la locandina o una scena di Twilight.
Un catalogo sterminato di divertimento, solo guardando ilprimo e il secondo portale segnalato da Google. Ma se non dovessero incontrare il vostro gradimento, sappiate che rappresentano solo la punta di un enorme iceberg. E che ce ne sono un'altra centoquarantina di milioni di riserva...

Wednesday, December 7, 2011

Facebook e la privacy: le foto di Zuckerberg fanno il giro del web

Alla fine è stato proprio lui, Mark Zuckerberg, l'inventore del social network più potente e allo stesso tempo più "ficcanaso", l'amministratore delegato di Facebook, a rimanere vittima del suo stesso giocattolo. Secondo la spiegazione ufficiale, a causa di un bug, riparato in poche ore. Sta di fatto che la frittata è fatta e l'episodio avrà fatto quantomeno sorridere sarcasticamente tutti coloro che in questi anni hanno sollevato dubbi e perplessità sulla gestione delle informazioni personali da parte dell'azienda californiana che a breve sbarcherà in borsa.

Il "baco", scoperto per caso da un utente di un forum di body building, ha fatto si che per alcune ore, siano sballate le impostazioni sullo status delle foto, rendendo pubbliche e accessibili a tutti foto che in realtà erano private e visualizzabili solo agli "amici". E così le immagini del nerd multimiliardario hanno fatto il giro del web. Si va da momenti di vita quotidiana, con il giovane Mark immortalato mentre tiene per le zampe un pollo, a situazioni più istituzionali, con Zuckerberg che scambia due chiacchiere con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

Facebook sta diventando sempre più invasivo, punta sempre più a racchiudere in se stesso tutta l'esperienza che i suoi utenti fanno del web e di internet. E soprattutto, raccoglie quotidianamente una mole di dati personali sorprendente, e, secondo alcuni detrattori, continuerebbe a tracciare la nostra navigazione on line anche quando abbiamo effettuato il log out. Insomma, checché ne dica lo stesso Zuckerberg, la privacy rimane un grosso problema per Facebook.

Per la manovra i partiti devono metterci la faccia, la Fli vuole migliorare la Manovra

La politica non si salverà con le furberie, c'è solo il rischio di un teatrino, questo, oltre a molti italiani, lo scrive su Facebook anche il leader Udc, Casini, parlando dietro alla pantomima di Pd e PdL.
Ma dice anche che loro hanno dimostrato senso dello Stato e sacrifici e ne sono fieri.
Ed esporta a sostenere Mario Monti convintamente, senza tatticismi.
I partiti devono metterci la faccia sul tentativo di Monti e creare un coordinamento fra i gruppi parlamentari per facilitare i lavori, ha affermato Casini a Radio2.
Se arriva aprile e qualcuno chiede il voto, è da internare.
Futuro e Libertà ribadisce il sostegno convinto al governo Monti, ma propone delle modifiche alla Manovra anti crisi.
L'ufficio di presidenza di Fli chiede altre misure fondamentali al governo: progressività dell'imposta sugli immobili, taglio alla spesa pubblica improduttiva, lotta alla corruzione, contrasto d'interessi contro l'evasione fiscale, accordo fiscale con la Svizzera, come già fatto da Francia e Germania, aumento del 5% del contributo a chi ha fatto lo scudo fiscale e vendita delle frequenze radiotelevisive.
Della Vedova, capogruppo di Fli alla Camera, chiede elementi migliorativi e conferma l'appoggio incondizionato a Mario Monti.
Basta con regali agli evasori fiscali e a produttori di armi.
Donadi chiede a Mario Monti di modificare la manovra economica altrimenti il loro voto sarà no.

Monday, December 5, 2011

Facebook, come diventare amico di chiunque in meno di 24 ore (e scoprire tutto di lui)

Rubare informazioni da un account su Facebook è più facile di quanto si possa immaginare


Tanto per dare un'idea di quella che è la privacy su  Facebook un ricercatore brasiliano ha dimostrato quanto sia facile diventare amico di chiunque in sole 24 ore, o anche meno, permettendoci  quindi di vedere tutto quello che lo riguarda e che tiene di privato nel profilo.

Il metodo è semplicissimo quanto illegale, naturalmente, e quindi siete invitati a non approfittarne, anche se vale la pena leggere per capire come difendersi.

Come fare a scoprire le informazioni riservate di chiunque su Facebook?

  1. Clonare il profilo di una persona vicina alla persona da contattare (è facile e richiede solo un po' di pazienza scegliendo copiando qualche foto pubblica, dalla sua bacheca o prendendole da amici che lo hanno taggato), magari qualcuno legato alla sfera lavorativa.
  2. Usando il profilo clonato chiedere l'amicizia agli amici della persona clonata.
  3. Nel test eseguito da Novaes Nelson, il ricercatore di cui sopra, ben 24 di 432 richieste sono state accettate, e dato che in Facebook quando qualcuno ti chiede l'amicizia compaiono il numero di amici in comune più persone ci cascano più facile sarà cascarci a nostra volta. La cosa divertente è che spesso le persone accettano nonostante abbiano già l'amico clonato tra i contatti, magari pensando ad un account di lavoro o secondario. 
  4. In seguito chiediamo l'amicizia agli amici della persona da contattare che, in virtù degli amici già in comune ci accetteranno (su 436 persone 14 hanno accettato nell'esperimento), anche loro avevano già il profilo originale tra gli amici e nonostante questo non si sono accorti del fake.
  5. A questo punto, forti delle amicizie comuni, chiediamo l'amicizia del nostro bersaglio ed il gioco è fatto, potremo sapere tutto di lui anche senza conoscerlo.
Quanto tempo è servito per fare tutto? molto meno delle 24 ore previste, in sole 7 ore l'esperimento di Nelson è riuscito.

Quale è la morale della storia?

Che dobbiamo stare attenti a chi accettiamo tra gli amici e che qualsiasi cosa condividiamo potrebbe diventare di pubblico profilo. Quindi per prima cosa date un'occhiata alla lista dei vostri amici e se ne vedete di doppi assicuratevi che non siano dei fake!

Come difendersi dai tentativi di rubarci le informazioni personali su Facebook ?

Semplice, evitando di mettere sul web informazioni che potrebbero essere imbarazzanti al di fuori della cerchia amicale accettando che, in un modo o nell'altro, tutto quello che mettiamo su Facebook prima o poi sarà di pubblico dominio.

Friday, December 2, 2011

Youtube cambia vestito e diventa un pò più...Facebook

Lo aveva annunciato da un po’ e ora è realtà: Youtuberivoluziona la sua veste grafica e si mette in grigio. Il sito di condivisione più famoso del mondo manda insoffitta il vecchio vestito su fondo bianco e diventa sempre più orientata alsociale.
Sembra questo infatti, ad un primo sguardo, l’elemento più innovativoche il tubo multimediale di proprietà di Google ha integrato alla suainterfaccia. Disposta su tre colonne, ad attirare maggiormente l’attenzione nella home page ècertamente il lato sinistro, che consente di ‘modellare’ You Tube secondo ipropri gusti e le propri abitudini, mettendo in circolo con un solo clic ipropri video preferiti nei social network più importanti. Facebook in primis epoi Google+, a cui ci si può connettere con un passaggio diretto. Con lapossibilità di iscriversi messa in bella evidenza, la colonna di sinistra fungedi fatto da telecomando, da cui poter costruire il proprio palinsesto e lapropria lista di canali. Tra i nuovi criteri di selezione collegati al proprioprofilo anche quello in base al numero di Mi piace ottenuti, che richiama senzamezzi termini il sistema del pollice alto lanciato da Facebook. Nella barra dinavigazione della home page, la più rivisitata in attesa di intervenire anchesulle pagine interne, anche alcuni nuovi bottoni, come “Istruzione” con tresottolivelli distinti in “Apprendimento permanente”, “Istruzione primaria esecondaria” e “Università”.  E unasezione “News”, con i relativi video di taglio informativo. Queste, per sommicapi, le prime modifiche lampanti dell’aspetto grafico di Youtube.  Ora col passare dei giorni, sbirceremo ancoraper scoprire cosa il terzo sito più visitato al mondo ha architettato per isuoi milioni di visitatori.

Rapporto Censis, più della metà degli italiani usa Internet

Anche se l'Italia continua a rimanere indietro rispetto agli altri paesi dell'Unione Europea in quanto a qualità e quantità degli accessi alla rete, gli abitanti del bel paese che usano Internet ogni giorno sono in continuo aumento.
Secondo l'ultimo Rapporto Censis, infatti, più della metà degli italiani utilizza Internet quotidianamente: la cifra esatta è il 53,1%, cifra che tocca quasi il 90% tra i giovani. Il dato complessivo è infatti frazionato tra l'87,4% dei giovani e il 15,1% degli anziani.
In costante aumento anche le cifre che riguardano i social network: sono 16 milioni gli italiani iscritti a Facebook, 6 a Skype e 1,1 a Twitter.
Il dominio sull'informazione, però, è fuori discussione: a dominare sono ancora i telegiornali. L'80,9% li utilizza ancora come fonte principale della propria informazione, dato, però, che scende al 69,2% tra i giovani.
Tra gli argomenti più cercati su Internet, invece, ci sono quelli per esigenze quotidiane: gli italiani si rivolgono alla rete per cercare una strada o una località (37,9% nell'ultimo mese), cercare brani musicali (26,5%) e home banking (22,5%).
In forte crescita è anche l'accesso alla rete tramite dispositivi mobili, dato in forte aumento grazie alla forte espansione di smartphone e tablet.

Wednesday, November 30, 2011

Arrivano i film gratis su Facebook grazie a Cubovision

Oggi 30 Novembre, per la prima volta in Italia, sarà possibile guardare un film gratis su Facebook grazie allo streaming di Cubovision. Il servizio offerto da Telecom Italia, infatti, sta per lanciare un servizio assolutamente innovativo nel nostro paese: la visione di alcuni film su Facebook.
Collegandosi sulla pagina ufficiale di Cubovision, infatti, dalle ore 21 sarà possibile assistere al primo dei tanti appuntamenti in programma:"Il favoloso mondo di Amelie". 
Inoltre, sempre attraverso la pagina Facebook, sarà possibile, grazie ad un sondaggio proposto di volta in volta dagli amministratori, scegliere il film da mandare in onda la volta successiva.
I film, una volta terminato lo streaming sul Social Network, resteranno comunque visibili nelle successive 48 ore entrando nel sito ufficiale di Cubovision.

La rivoluzione sociale di Facebook

Spiccando un salto a ritroso nel tempo potremmo renderci conto di com’è cambiato il mondo, rispetto ad una ventina d’anni fa in funzione dello sviluppo tecnologico.
Sono molti, infatti, gli aspetti che si sono modificati tramite l’introduzione e l’espansione del Pc, Internet, e l’evoluzione dell’ICT (Information e Communication technology): strutturali, economici, ma soprattutto sociali.

Facebook, nascita e sviluppo

È lo “scambio di dati” tra luoghi lontani fra loro, in tempi brevissimi, che ha aperto la strada al social network; ricordiamo ancora come i primi programmi di chat (Mirc) potevano già inglobare in unici canali (pubblici o privati) gruppi di amici o persone interessate ad uno stesso argomento, che potevano scambiare informazioni in tempo reale.
Il social network vero è proprio ha preso piede con l’integrazione in un unico portale di servizi come, appunto, la chat, la condivisione di immagini, video, stati d’animo;
si giunge, pertanto, ad una vera e propria “comunità virtuale”, dove i membri “amici” sono tenuti in costante aggiornamento sulle attività svolte dagli altri.


Il social network per eccellenza è Facebook, ideato da Mark Zuckerberg, con circa 800 milioni di utenti attivi nel settembre 2011; ideato nel 2004, permette la condivisione di foto, video, annunci personali e pubblici, oltre che di giocare gratuitamente con una serie di videogames online con i propri amici.

Social network e cervello umano  

Il  cervello umano non può tenere a mente tutti i dati e le informazioni sui nostri amici; inoltre non è in grado di essere aggiornato su che cosa stia facendo ognuno di essi; ed ecco che la tecnologia ci viene in aiuto tramite Internet e lo sviluppo del social network, ossia un’interfaccia “user-friendly” che ci da la possibilità di conoscere dove sono e che cosa fanno le persone che conosciamo.
Le potenzialità e la struttura del Web, associate al social network, pertanto, rendono possibili fenomeni che fino a pochi anni or sono erano impensabili; basti pensare che, per esempio, è possibile ricevere aggiornamenti in tempi reali di conoscenti distanti anche migliaia di chilometri da noi.


Wednesday, November 23, 2011

Facebook ha rimpicciolito il mondo. Ora i gradi di separazione sono cinque


Tutti più vicini, grazie a Facebook
Se prima erano sei i gradi a separarci l’uno dall’altro, adesso sono cinquei gradi a separarci l’uno dall’altro.
La si potrebbe mettere in musica, sulle note di una celebre canzonetta diEdoardo Vianello, ma qui è di scienza che si parla. Scienza e social network,nel suo massimo rappresentante che risponde al nome di Facebook. Già, perché secondo un complicato calcolo fatto dalLaboratory for Web Algorithmic del Dipartimento di Scienze dell’Informazionedell’Università degli Studi di Milano, la teoria dei sei gradi di separazione, elaborata nel 44 anni fa dal sociologo americano StanleyMilgram, sarebbe prossima al sorpasso.
Tutto merito di Facebook e dei suoiderivati. Che avrebbero contribuito ad allargare la rete di amicizie diciascuno, accorciandone di conseguenza la rispettiva distanza.  In sostanza, se fino a ieri chiunque avevabisogno di  sei passaggi per fare laconoscenza, diciamo, del Dalai Lamao di Lady Gaga, oggi ne bastanocinque. Almeno stando allo studio di Milano, aggiornato con l'avvento dei socialnetwork.
Con un algoritmo allargato a 720 milioni di utenti invece delle 700persone dell’esperimento originario, la cifra complessiva delle relazioneammonterebbe a circa 69 miliardi. Così, si è determinato che le relazioniche intercorrono tra gli utenti di Facebook hanno un grado di separazione di4.74, ovvero occorrono meno di cinque passaggi per collegare utentiapparentemente sconosciuti, abbassando ulteriormente la soglia determinata da Milgram.
Soglia che scendeulteriormente se si circoscrive l’esperimento tra utenti di una stessa nazione.Nella fattispecie, il gradi di separazione precipiterebbe ad un massimo di 3passaggi. Morale: grazie a Zuckerberg,tutti siamo un po’ più vicini vicini…

Sunday, November 20, 2011

Giornata Nazionale per i diritti dell'infanzia, i pediatri contro i rischi della Rete

Oggi si celebra la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
E' una data importante che ci impone nuove e costanti riflessioni sugli strumenti necessari alla tutela dei diritti e degli interessi dei bambini, vero patrimonio e futuro di tutti noi, così ha parlato il presidente del Senato Schifani.
A vent'anni dalla ratifica della Convenzione dei diritti del fanciullo, le notizie legate all'abuso dei diritti dell'infanzia continuano a manifestarsi in tutto il mondo.
Investire sui minori non significa solo garantire sicurezza e dignità, ma anche le basi per un avvenire migliore.
In occasione della Giornata mondiale del bambino e dell'adolescenza la Società Italiana di Pediatria ha organizzato in tutte le regioni italiane gli Stati Generali, che quest'anno hanno avuto come tema il complesso rapporto dei bambini e adolescenti con il Web.
Al centro del dibattito non solo i rischi e le opportunità che Internet offre ai giovanissimi internauti, ma anche la ricerca di nuove idee per la costruzione di una politica che tuteli il minore e aiuti i genitori e la scuola a sfruttarne le enormi potenzialità, scacciando al tempo stesso tutte le "fate,gli orchi e le sirene" che la popolano.
Ragazzi fate molta attenzione con chi parlate, con chi scrivete e a chi accettate l'amicizia su Facebook e altri Social Network, perchè non potete sapere chi c'è dall'altra parte della tastiera, potrebbe essere un maniaco, un pervertito o addirittura un pedofilo.

Gli indignados, cosa sono e cosa fanno

Gli Indignados erano solo dei spagnoli, ragazzi che avevano messo le tende alla Puerta del Sol, Madrid, per protestare contro la disoccupazione e la corruzione dei politici.
Poi, grazie a Facebook e Twitter, Indignados sono diventati i giovani di ogni parte del mondo, da New York a Tokyo, dall'Italia a Isdraele.
Tutti con le stesse ansie per il futuro, tutti stufi di subire sulla propria pelle le conseguenze della crisi.
Il termine è nato in Spagna con le proteste del Movimento 15 maggio, prima delle elezioni amministrative, poi è diventato di moda.
Riflette un profondo disagio e prende di mira Banchieri e politici, i primi vengono giudicati responsabili della crisi, i secondi di non aver protetto i cittadini piegandosi ai diktat dell'economia.
C'è una convergenza di paure, eventi come la bancarotta della Grecia o le rivolte arabe hanno avuto un forte impatto ovunque.
In piazza con i giovani ci sono anche semplici cittadini che chiedono garanzie su sanità e scuola.
Secondo molti, gli Indignados non hanno proposte concrete da fare e sono senza un leader.
Praticamente praticano bene ma razzolano male.
Per ora si tratta di persone che segnalano problemi ne chiedono ai politici di fare il loro mestiere.
Se avranno un futuro, si vedrà quando l'entusiasmo sarà finito.

Saturday, November 19, 2011

Impossibile rinunciare al BlackBerry, all'iPhone, al Touch

"Ciao ciao, continuate a usare il vostro pezzo d'antiquariato", così hanno scritto su siti internet e Social Network, fan accaniti dell'iPhon, il cellulare della Apple, ed era riferito agli utenti dei BlackBerry.
Un bel problema per un telefono nato come ufficio viaggiante, il più rapido per portarsi sempre in tasca la posta elettronica.
E così si divide il mondo, da un lato il BlackBerry, il massimo per il lavoro, dall'altro il fascino dell'iPhone, adatto per il tempo libero, con le App, e i giochi che si possono scaricare.
Paris Hilton ne perde, e ne ricompra in continuazione, perchè per lei il BlackBerry è ancora il preferito per la posta elettronica.
Ma sono deu mondi che si avvicinano, e molte imprese introducono come cellulare aziendale, l'iPhone o prodotti simili, per esempio quelli basati su Android, il sistema operativo di Google.
E non è raro vedere persone che li possiedono entrambi.
Molti li usano per guardare le news e il meteo, frequentano i social network come Facebook, applicazioni per il fitness.
Tante funzionalità che non spiegano il fenomeno Apple, basta guardare le code che si sono formate per acquistare il nuovo iPhone 4S.
E non sono solo i ragazzini a saper usare le tecnologie più moderne.
Basta guardare il direttore del quotidiano Libero, è appassionato di hi-tech, ed ha sia il BlackBerry sia l'iPhone e scrive sulle tavolette come l'iPad e il Galaxy.