Sunday, November 20, 2011

Gli indignados, cosa sono e cosa fanno

Gli Indignados erano solo dei spagnoli, ragazzi che avevano messo le tende alla Puerta del Sol, Madrid, per protestare contro la disoccupazione e la corruzione dei politici.
Poi, grazie a Facebook e Twitter, Indignados sono diventati i giovani di ogni parte del mondo, da New York a Tokyo, dall'Italia a Isdraele.
Tutti con le stesse ansie per il futuro, tutti stufi di subire sulla propria pelle le conseguenze della crisi.
Il termine è nato in Spagna con le proteste del Movimento 15 maggio, prima delle elezioni amministrative, poi è diventato di moda.
Riflette un profondo disagio e prende di mira Banchieri e politici, i primi vengono giudicati responsabili della crisi, i secondi di non aver protetto i cittadini piegandosi ai diktat dell'economia.
C'è una convergenza di paure, eventi come la bancarotta della Grecia o le rivolte arabe hanno avuto un forte impatto ovunque.
In piazza con i giovani ci sono anche semplici cittadini che chiedono garanzie su sanità e scuola.
Secondo molti, gli Indignados non hanno proposte concrete da fare e sono senza un leader.
Praticamente praticano bene ma razzolano male.
Per ora si tratta di persone che segnalano problemi ne chiedono ai politici di fare il loro mestiere.
Se avranno un futuro, si vedrà quando l'entusiasmo sarà finito.

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