Questa è la domanda che molti si fanno quando pensano ad internet, è vero quando stiamo davanti al nostro pc non vediamo cosa accade intorno a noi,infatti molte mamme come me devono ritagliarsi degli spazi idonei altrimenti non potrebbero occuparsi dei propri figli,ma questo succede un pò per tutto figuriamoci,chi è mamma capisce quello che voglio dire.
Tornando a noi credo invece che internet ci apre verso il mondo,basti pensare a tutte le cose che possiamo venire a conoscenza,dai paesaggi più lontani,alle culture diverse da noi,possiamo inventarci una cena spagnola in poco tempo,basta leggere qualche ricetta,per non parlare poi del fatto che puoi stare in contatto con molta gente che per mancanza di tempo non riesci sempre a sentire telefonicamente,magari sono parenti o amici che vivono dall'altra parte del mondo.....e poi non dimentichiamo quanto è importante confrontarsi con altre persone che vivono esperienze simili alle tue.
Personalmente tempo fa,ho vissuto un'esperienza particolare che mi ha portato sofferenza,soltanto attraverso il confronto con altre persone incontrate in rete mi ha dato il giusto conforto.
Ecco che si torna al discorso come può uno strumento così vasto,che ti permette di trovare tutto ciò che vuoi,dalla semplice ricetta,alla ricerca di storia per tuo figlio,al numero di telefono di quello o quell'altro ambulatorio per gli esami della famiglia,alla possibilità di entrare nei forum di discussione e condividere pensieri.. credere che questo non sia una bene per una persona?. Soprattutto una delle ultime scoperte è stata quella di capire che se vuoi veramente informazioni vere e libere,non manipolate per altri interessi (politi e quant'altro),devi andare in rete e ragionare con la tua testa,ho avuto la possibilità in un momento così difficile economicamente e politicamente di rendermi conto che tante cose non sono così come le vedi.
La regola che vale per ogni cosa...è non esagerare,il mondo è in rete,ma anche nella tua vita di tutti i giorni quando esci per andare a lavorare,a fare la spesa o al cinema con una amica.
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Monday, December 12, 2011
Russia: su Twitter l'attacco spam dei seguaci di Putin
Twitter si è ormai affermato come il social network più utile a raccontare la realtà degli eventi, bypassando la cronaca ufficiale. Twitter alimenta la discussione a riguardo e all'interno i movimenti d'opinione e di protesta e spesso è utilizzato per coordinare le azioni. La sua forza è sempre più rilevante è il potere ormai ne ha preso atto, tanto che corre ai ripari.
La notizia, rilanciata dalla BBC, riguarda la Russia, e le manifestazioni seguite ai presunti brogli nelle elezioni legislative dello scorso 4 dicembre. Secondo alcuni esperti di sicurezza informatica, migliaia di account Twitter sarebbero stati "dirottati" da un attacco malevolo al fine di essere utilizzati come cassa di risonanza della propaganda pro Putin. Altro obiettivo è stato quello di "spammare" per saturare il canale e causarne il blocco. Si sarebbe trattato di un attacco coordinato, realizzato tramite "botnet", ovvero una rete di computer connessi a internet, probabilmente attaccati da un virus che è in grado di "assoggettarli" al controllo di un'unica macchina.
"Il 6 dicembre - scrive Maxim Goncharov, dell'azienda specializzata nella sicurezza informatica Trend Micro - un numero imprecisato di attivisti pro-Cremlino ha lanciato un attacco su Twitter, utilizzando comupter connessi in una rete di tipo botnet che postavano messaggi associati all'hashtag #Triumfalnaya (il nome della piazza dove si svolgono i sit-in n.d.r.). Si trattava di slogan nazionali o di messaggi volgari. Alla velocità di 10 messaggi al secondo, questi computer sono riusciti a bloccare la discussione associata a quell'hashtag".
"Se l'attacco sia o meno supportato dal governo non importa - conclude Goncharov - ma adesso possiamo capire come i social network siano diventati il nuovo campo di battaglia nella nuova guerra per la libertà di espressione".
La notizia, rilanciata dalla BBC, riguarda la Russia, e le manifestazioni seguite ai presunti brogli nelle elezioni legislative dello scorso 4 dicembre. Secondo alcuni esperti di sicurezza informatica, migliaia di account Twitter sarebbero stati "dirottati" da un attacco malevolo al fine di essere utilizzati come cassa di risonanza della propaganda pro Putin. Altro obiettivo è stato quello di "spammare" per saturare il canale e causarne il blocco. Si sarebbe trattato di un attacco coordinato, realizzato tramite "botnet", ovvero una rete di computer connessi a internet, probabilmente attaccati da un virus che è in grado di "assoggettarli" al controllo di un'unica macchina.
"Il 6 dicembre - scrive Maxim Goncharov, dell'azienda specializzata nella sicurezza informatica Trend Micro - un numero imprecisato di attivisti pro-Cremlino ha lanciato un attacco su Twitter, utilizzando comupter connessi in una rete di tipo botnet che postavano messaggi associati all'hashtag #Triumfalnaya (il nome della piazza dove si svolgono i sit-in n.d.r.). Si trattava di slogan nazionali o di messaggi volgari. Alla velocità di 10 messaggi al secondo, questi computer sono riusciti a bloccare la discussione associata a quell'hashtag".
"Se l'attacco sia o meno supportato dal governo non importa - conclude Goncharov - ma adesso possiamo capire come i social network siano diventati il nuovo campo di battaglia nella nuova guerra per la libertà di espressione".
Saturday, December 10, 2011
Utilizzare i Social Media per informarvi o trovare soluzioni per la vostra salute o per consigliare persone che conoscete?
Attualmente internet si può dire che è una delle più grandi enciclopedie a livello mondiale. Uno strumento che nel bene o nel male ha rivoluzionato il modo di comunicare degli esseri umani.
E' semplice da utilizzare e istantaneo.La gamma di informazioni,siti,forum,social network etc che vi si possono trovare è vastissima,indubbiamente da non sottovalutare.Penso che come in ogni cosa "est modus in rebus" nel senso che avvalersene può essere utile ma con giudizio.
Basta digitare la parola o l'argomento sui quali desideriamo informarci e un click per avere centinaia di "finestre digitali" ricche di spiegazioni, le quali possono essere attendibili o il contrario,scritte da esperti e viceversa,bisogna selezionare quelle valide.
Cercare informazioni ad esempio su un sintomo e una malattia e magari porre domande direttamente ad un medico su un forum specifico,con un certo criterio,penso possa aiutarci in parte ad avere un'idea e qualche informazione in più circa al nostro problema.
Personalmente utilizzo il web anche per questi scopi, pur con del sano scetticismo in quanto penso che per avere certezze sia necessario confrontarsi di persona con un professionista.Nel caso confermi quanto acquisito attraverso i Social Media,sarà solo positivo.
Se persone che conosco vogliono sapere qualcosa riguardo alla loro salute,e io che non sono un medico, desidero aiutarle, svolgo delle ricerche su internet con attenzione e qualora ritengo il risultato interessante, posso eventualmente suggerirle riportando la fonte delle informazioni trovate e specificando che per avere risposte valide al 100%100 è il caso di chiedere direttamente agli esperti. Le malattie sono moltissime ma il metodo scientifico è uno solo ed inequivocabile,basato sull'anamnesi e le analisi indispensabili per una diagnosi.Il sistema medico dei nostri tempi progredisce continuamente e i macchinari per svolgere le analisi sono tanti ed in continuo aggiornamento,grazie ad essi abbiamo moltissime possibilità di diagnosticare esattamente le malattie,comprenderle e quindi curarle. I mezzi di comunicazione del nuovo millennio fra cui i Social Media,se usati con criterio,possono contribuire alla nostra evoluzione.
E' semplice da utilizzare e istantaneo.La gamma di informazioni,siti,forum,social network etc che vi si possono trovare è vastissima,indubbiamente da non sottovalutare.Penso che come in ogni cosa "est modus in rebus" nel senso che avvalersene può essere utile ma con giudizio.
Basta digitare la parola o l'argomento sui quali desideriamo informarci e un click per avere centinaia di "finestre digitali" ricche di spiegazioni, le quali possono essere attendibili o il contrario,scritte da esperti e viceversa,bisogna selezionare quelle valide.
Cercare informazioni ad esempio su un sintomo e una malattia e magari porre domande direttamente ad un medico su un forum specifico,con un certo criterio,penso possa aiutarci in parte ad avere un'idea e qualche informazione in più circa al nostro problema.
Personalmente utilizzo il web anche per questi scopi, pur con del sano scetticismo in quanto penso che per avere certezze sia necessario confrontarsi di persona con un professionista.Nel caso confermi quanto acquisito attraverso i Social Media,sarà solo positivo.
Se persone che conosco vogliono sapere qualcosa riguardo alla loro salute,e io che non sono un medico, desidero aiutarle, svolgo delle ricerche su internet con attenzione e qualora ritengo il risultato interessante, posso eventualmente suggerirle riportando la fonte delle informazioni trovate e specificando che per avere risposte valide al 100%100 è il caso di chiedere direttamente agli esperti. Le malattie sono moltissime ma il metodo scientifico è uno solo ed inequivocabile,basato sull'anamnesi e le analisi indispensabili per una diagnosi.Il sistema medico dei nostri tempi progredisce continuamente e i macchinari per svolgere le analisi sono tanti ed in continuo aggiornamento,grazie ad essi abbiamo moltissime possibilità di diagnosticare esattamente le malattie,comprenderle e quindi curarle. I mezzi di comunicazione del nuovo millennio fra cui i Social Media,se usati con criterio,possono contribuire alla nostra evoluzione.
Wednesday, December 7, 2011
Facebook e la privacy: le foto di Zuckerberg fanno il giro del web
Alla fine è stato proprio lui, Mark Zuckerberg, l'inventore del social network più potente e allo stesso tempo più "ficcanaso", l'amministratore delegato di Facebook, a rimanere vittima del suo stesso giocattolo. Secondo la spiegazione ufficiale, a causa di un bug, riparato in poche ore. Sta di fatto che la frittata è fatta e l'episodio avrà fatto quantomeno sorridere sarcasticamente tutti coloro che in questi anni hanno sollevato dubbi e perplessità sulla gestione delle informazioni personali da parte dell'azienda californiana che a breve sbarcherà in borsa.
Il "baco", scoperto per caso da un utente di un forum di body building, ha fatto si che per alcune ore, siano sballate le impostazioni sullo status delle foto, rendendo pubbliche e accessibili a tutti foto che in realtà erano private e visualizzabili solo agli "amici". E così le immagini del nerd multimiliardario hanno fatto il giro del web. Si va da momenti di vita quotidiana, con il giovane Mark immortalato mentre tiene per le zampe un pollo, a situazioni più istituzionali, con Zuckerberg che scambia due chiacchiere con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
Facebook sta diventando sempre più invasivo, punta sempre più a racchiudere in se stesso tutta l'esperienza che i suoi utenti fanno del web e di internet. E soprattutto, raccoglie quotidianamente una mole di dati personali sorprendente, e, secondo alcuni detrattori, continuerebbe a tracciare la nostra navigazione on line anche quando abbiamo effettuato il log out. Insomma, checché ne dica lo stesso Zuckerberg, la privacy rimane un grosso problema per Facebook.
Il "baco", scoperto per caso da un utente di un forum di body building, ha fatto si che per alcune ore, siano sballate le impostazioni sullo status delle foto, rendendo pubbliche e accessibili a tutti foto che in realtà erano private e visualizzabili solo agli "amici". E così le immagini del nerd multimiliardario hanno fatto il giro del web. Si va da momenti di vita quotidiana, con il giovane Mark immortalato mentre tiene per le zampe un pollo, a situazioni più istituzionali, con Zuckerberg che scambia due chiacchiere con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
Facebook sta diventando sempre più invasivo, punta sempre più a racchiudere in se stesso tutta l'esperienza che i suoi utenti fanno del web e di internet. E soprattutto, raccoglie quotidianamente una mole di dati personali sorprendente, e, secondo alcuni detrattori, continuerebbe a tracciare la nostra navigazione on line anche quando abbiamo effettuato il log out. Insomma, checché ne dica lo stesso Zuckerberg, la privacy rimane un grosso problema per Facebook.
Friday, December 2, 2011
Youtube cambia vestito e diventa un pò più...Facebook
Lo aveva annunciato da un po’ e ora è realtà: Youtuberivoluziona la sua veste grafica e si mette in grigio. Il sito di condivisione più famoso del mondo manda insoffitta il vecchio vestito su fondo bianco e diventa sempre più orientata alsociale.
Sembra questo infatti, ad un primo sguardo, l’elemento più innovativoche il tubo multimediale di proprietà di Google ha integrato alla suainterfaccia. Disposta su tre colonne, ad attirare maggiormente l’attenzione nella home page ècertamente il lato sinistro, che consente di ‘modellare’ You Tube secondo ipropri gusti e le propri abitudini, mettendo in circolo con un solo clic ipropri video preferiti nei social network più importanti. Facebook in primis epoi Google+, a cui ci si può connettere con un passaggio diretto. Con lapossibilità di iscriversi messa in bella evidenza, la colonna di sinistra fungedi fatto da telecomando, da cui poter costruire il proprio palinsesto e lapropria lista di canali. Tra i nuovi criteri di selezione collegati al proprioprofilo anche quello in base al numero di Mi piace ottenuti, che richiama senzamezzi termini il sistema del pollice alto lanciato da Facebook. Nella barra dinavigazione della home page, la più rivisitata in attesa di intervenire anchesulle pagine interne, anche alcuni nuovi bottoni, come “Istruzione” con tresottolivelli distinti in “Apprendimento permanente”, “Istruzione primaria esecondaria” e “Università”. E unasezione “News”, con i relativi video di taglio informativo. Queste, per sommicapi, le prime modifiche lampanti dell’aspetto grafico di Youtube. Ora col passare dei giorni, sbirceremo ancoraper scoprire cosa il terzo sito più visitato al mondo ha architettato per isuoi milioni di visitatori.
Sembra questo infatti, ad un primo sguardo, l’elemento più innovativoche il tubo multimediale di proprietà di Google ha integrato alla suainterfaccia. Disposta su tre colonne, ad attirare maggiormente l’attenzione nella home page ècertamente il lato sinistro, che consente di ‘modellare’ You Tube secondo ipropri gusti e le propri abitudini, mettendo in circolo con un solo clic ipropri video preferiti nei social network più importanti. Facebook in primis epoi Google+, a cui ci si può connettere con un passaggio diretto. Con lapossibilità di iscriversi messa in bella evidenza, la colonna di sinistra fungedi fatto da telecomando, da cui poter costruire il proprio palinsesto e lapropria lista di canali. Tra i nuovi criteri di selezione collegati al proprioprofilo anche quello in base al numero di Mi piace ottenuti, che richiama senzamezzi termini il sistema del pollice alto lanciato da Facebook. Nella barra dinavigazione della home page, la più rivisitata in attesa di intervenire anchesulle pagine interne, anche alcuni nuovi bottoni, come “Istruzione” con tresottolivelli distinti in “Apprendimento permanente”, “Istruzione primaria esecondaria” e “Università”. E unasezione “News”, con i relativi video di taglio informativo. Queste, per sommicapi, le prime modifiche lampanti dell’aspetto grafico di Youtube. Ora col passare dei giorni, sbirceremo ancoraper scoprire cosa il terzo sito più visitato al mondo ha architettato per isuoi milioni di visitatori.
Wednesday, November 30, 2011
La rivoluzione sociale di Facebook
Spiccando un salto a ritroso nel tempo potremmo renderci conto di com’è cambiato il mondo, rispetto ad una ventina d’anni fa in funzione dello sviluppo tecnologico.
Sono molti, infatti, gli aspetti che si sono modificati tramite l’introduzione e l’espansione del Pc, Internet, e l’evoluzione dell’ICT (Information e Communication technology): strutturali, economici, ma soprattutto sociali.
Facebook, nascita e sviluppo
È lo “scambio di dati” tra luoghi lontani fra loro, in tempi brevissimi, che ha aperto la strada al social network; ricordiamo ancora come i primi programmi di chat (Mirc) potevano già inglobare in unici canali (pubblici o privati) gruppi di amici o persone interessate ad uno stesso argomento, che potevano scambiare informazioni in tempo reale.
Il social network vero è proprio ha preso piede con l’integrazione in un unico portale di servizi come, appunto, la chat, la condivisione di immagini, video, stati d’animo;
si giunge, pertanto, ad una vera e propria “comunità virtuale”, dove i membri “amici” sono tenuti in costante aggiornamento sulle attività svolte dagli altri.
Il social network per eccellenza è Facebook, ideato da Mark Zuckerberg, con circa 800 milioni di utenti attivi nel settembre 2011; ideato nel 2004, permette la condivisione di foto, video, annunci personali e pubblici, oltre che di giocare gratuitamente con una serie di videogames online con i propri amici.
Social network e cervello umano
Il cervello umano non può tenere a mente tutti i dati e le informazioni sui nostri amici; inoltre non è in grado di essere aggiornato su che cosa stia facendo ognuno di essi; ed ecco che la tecnologia ci viene in aiuto tramite Internet e lo sviluppo del social network, ossia un’interfaccia “user-friendly” che ci da la possibilità di conoscere dove sono e che cosa fanno le persone che conosciamo.
Le potenzialità e la struttura del Web, associate al social network, pertanto, rendono possibili fenomeni che fino a pochi anni or sono erano impensabili; basti pensare che, per esempio, è possibile ricevere aggiornamenti in tempi reali di conoscenti distanti anche migliaia di chilometri da noi.
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Wednesday, November 23, 2011
Facebook ha rimpicciolito il mondo. Ora i gradi di separazione sono cinque
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Tutti più vicini, grazie a Facebook |
Se prima erano sei i gradi a separarci l’uno dall’altro, adesso sono cinquei gradi a separarci l’uno dall’altro.
La si potrebbe mettere in musica, sulle note di una celebre canzonetta diEdoardo Vianello, ma qui è di scienza che si parla. Scienza e social network,nel suo massimo rappresentante che risponde al nome di Facebook. Già, perché secondo un complicato calcolo fatto dalLaboratory for Web Algorithmic del Dipartimento di Scienze dell’Informazionedell’Università degli Studi di Milano, la teoria dei sei gradi di separazione, elaborata nel 44 anni fa dal sociologo americano StanleyMilgram, sarebbe prossima al sorpasso.
Tutto merito di Facebook e dei suoiderivati. Che avrebbero contribuito ad allargare la rete di amicizie diciascuno, accorciandone di conseguenza la rispettiva distanza. In sostanza, se fino a ieri chiunque avevabisogno di sei passaggi per fare laconoscenza, diciamo, del Dalai Lamao di Lady Gaga, oggi ne bastanocinque. Almeno stando allo studio di Milano, aggiornato con l'avvento dei socialnetwork.
Con un algoritmo allargato a 720 milioni di utenti invece delle 700persone dell’esperimento originario, la cifra complessiva delle relazioneammonterebbe a circa 69 miliardi. Così, si è determinato che le relazioniche intercorrono tra gli utenti di Facebook hanno un grado di separazione di4.74, ovvero occorrono meno di cinque passaggi per collegare utentiapparentemente sconosciuti, abbassando ulteriormente la soglia determinata da Milgram.
La si potrebbe mettere in musica, sulle note di una celebre canzonetta diEdoardo Vianello, ma qui è di scienza che si parla. Scienza e social network,nel suo massimo rappresentante che risponde al nome di Facebook. Già, perché secondo un complicato calcolo fatto dalLaboratory for Web Algorithmic del Dipartimento di Scienze dell’Informazionedell’Università degli Studi di Milano, la teoria dei sei gradi di separazione, elaborata nel 44 anni fa dal sociologo americano StanleyMilgram, sarebbe prossima al sorpasso.
Tutto merito di Facebook e dei suoiderivati. Che avrebbero contribuito ad allargare la rete di amicizie diciascuno, accorciandone di conseguenza la rispettiva distanza. In sostanza, se fino a ieri chiunque avevabisogno di sei passaggi per fare laconoscenza, diciamo, del Dalai Lamao di Lady Gaga, oggi ne bastanocinque. Almeno stando allo studio di Milano, aggiornato con l'avvento dei socialnetwork.
Con un algoritmo allargato a 720 milioni di utenti invece delle 700persone dell’esperimento originario, la cifra complessiva delle relazioneammonterebbe a circa 69 miliardi. Così, si è determinato che le relazioniche intercorrono tra gli utenti di Facebook hanno un grado di separazione di4.74, ovvero occorrono meno di cinque passaggi per collegare utentiapparentemente sconosciuti, abbassando ulteriormente la soglia determinata da Milgram.
Soglia che scendeulteriormente se si circoscrive l’esperimento tra utenti di una stessa nazione.Nella fattispecie, il gradi di separazione precipiterebbe ad un massimo di 3passaggi. Morale: grazie a Zuckerberg,tutti siamo un po’ più vicini vicini…
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Tuesday, November 22, 2011
A partire dal 31 Gennaio 2012 il servizio Splinder verrà dismesso
![]() |
Ecco la home di Splinder di oggi |
Avviso per gli utenti
ATTENZIONE!
A partire dal 31 Gennaio 2012 il servizio Splinder verrà dismesso.
A breve verrà inviata una comunicazione con le indicazioni da seguire per recuperare tutti i contenuti dei blog ospitati. Sarà inoltre possibile attivare un redirect su un nuovo indirizzo web.
Con questo semplice quanto raggelante messaggio per l'utenza Splinder annuncia, con soli 2 mesi di anticipo, che il servizio chiude i battenti.
La piattaforma di blogging aperta 10 anni fa ed in seguito acquisito dal gruppo Dada (che non se la passa molto bene in questo periodo) ha raccolto decine di migliaia di utenti, ed ora questi blogger dovranno migrare su altre piattaforme e chiudere il loro spazio. Probabilmente la concorrenza dei social network come Facebook ha preponderante voce in capitolo, o forse semplicemente le aumentate funzionalità di Wordpress e Blogger hanno reso obsoleto il servizio di Splinder.
La notizia era nell'aria, mancavano infatti comunicazioni ufficiali da molto tempo, ma l'evento non è certo dei migliori.
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Sunday, November 20, 2011
Giornata Nazionale per i diritti dell'infanzia, i pediatri contro i rischi della Rete
Oggi si celebra la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
E' una data importante che ci impone nuove e costanti riflessioni sugli strumenti necessari alla tutela dei diritti e degli interessi dei bambini, vero patrimonio e futuro di tutti noi, così ha parlato il presidente del Senato Schifani.
A vent'anni dalla ratifica della Convenzione dei diritti del fanciullo, le notizie legate all'abuso dei diritti dell'infanzia continuano a manifestarsi in tutto il mondo.
Investire sui minori non significa solo garantire sicurezza e dignità, ma anche le basi per un avvenire migliore.
In occasione della Giornata mondiale del bambino e dell'adolescenza la Società Italiana di Pediatria ha organizzato in tutte le regioni italiane gli Stati Generali, che quest'anno hanno avuto come tema il complesso rapporto dei bambini e adolescenti con il Web.
Al centro del dibattito non solo i rischi e le opportunità che Internet offre ai giovanissimi internauti, ma anche la ricerca di nuove idee per la costruzione di una politica che tuteli il minore e aiuti i genitori e la scuola a sfruttarne le enormi potenzialità, scacciando al tempo stesso tutte le "fate,gli orchi e le sirene" che la popolano.
Ragazzi fate molta attenzione con chi parlate, con chi scrivete e a chi accettate l'amicizia su Facebook e altri Social Network, perchè non potete sapere chi c'è dall'altra parte della tastiera, potrebbe essere un maniaco, un pervertito o addirittura un pedofilo.
Saturday, November 19, 2011
Impossibile rinunciare al BlackBerry, all'iPhone, al Touch
"Ciao ciao, continuate a usare il vostro pezzo d'antiquariato", così hanno scritto su siti internet e Social Network, fan accaniti dell'iPhon, il cellulare della Apple, ed era riferito agli utenti dei BlackBerry.
Un bel problema per un telefono nato come ufficio viaggiante, il più rapido per portarsi sempre in tasca la posta elettronica.
E così si divide il mondo, da un lato il BlackBerry, il massimo per il lavoro, dall'altro il fascino dell'iPhone, adatto per il tempo libero, con le App, e i giochi che si possono scaricare.
Paris Hilton ne perde, e ne ricompra in continuazione, perchè per lei il BlackBerry è ancora il preferito per la posta elettronica.
Ma sono deu mondi che si avvicinano, e molte imprese introducono come cellulare aziendale, l'iPhone o prodotti simili, per esempio quelli basati su Android, il sistema operativo di Google.
E non è raro vedere persone che li possiedono entrambi.
Molti li usano per guardare le news e il meteo, frequentano i social network come Facebook, applicazioni per il fitness.
Tante funzionalità che non spiegano il fenomeno Apple, basta guardare le code che si sono formate per acquistare il nuovo iPhone 4S.
E non sono solo i ragazzini a saper usare le tecnologie più moderne.
Basta guardare il direttore del quotidiano Libero, è appassionato di hi-tech, ed ha sia il BlackBerry sia l'iPhone e scrive sulle tavolette come l'iPad e il Galaxy.
Friday, November 18, 2011
Social Network, Microsoft punterà su Socl per contrastare FB?

Una delle caratteristiche di punta di Socl potrebbe essere "videoparty": questa feature dovrebbe permettere agli utenti iscritti al Social Network la visione condivisa dei filmati caricati su YouTube.
Qualora il progetto dovesse superare i primi test, Microsoft potrebbe decidere una prima apertura pubblica in versione Beta, e cioè solamente su invito.
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