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Friday, December 16, 2011

Le novità della Manovra, il governo ha posto la fiducia sulla Manovra

Tra le novità alla manovra emerse dopo l'ultimo passaggio nelle commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio, la rivalutazione delle pensioni fino a 1.400 euro anche per il 2013.
Il prolungamento di un anno per la caccia ai furbetti dei condoni fiscali, coloro che non hanno poi pagato il dovuto del condono, un'imposta strutturale per chi ha scudato i capitali e vuole mantenere l'anonimato.
L'aumento del costo delle sigarette, la frenata alla liberalizzazioni di farmaci di fascia C.
E ancora, via libera a un tetto agli stipendi  di funzionari statali e manager di società pubbliche, e estensione di bollo per c/c inferiori a 5.000 euro.
Il governo ha posto alla Camera la fiducia sulla Manovra.
La fiducia è sul testo approvato dalle Commissioni, ha spiegato il ministro per in Rapporti con il Parlamento, Giarda, tra le urla dei leghisti che gridavano" vergogna ".
Se i tempi saranno rispettati, oggi alle 9 ci saranno le dichiarazioni di voto, dalle 10 alle 12 la chiama, al termine l'esame degli ordini del giorno.
Dalle 18.30 dichiarazioni di voto in diretta tv e alle 19.30 voto finale.
Sono 128 gli emendamenti al provvedimento, 42 quelli della Lega.
Il governo ha già fatto sapere di non voler replicare.
Al termine, il voto su pregiudizi e complesso degli emendamenti.

Tagli a stipendi dei parlamentari e anche la finanza farà sacrifici

La Manovra prevede anche tagli e riduzioni agli stipendi dei parlamentari.
Il governo e il parlamento, ciascuno nell'ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative per la revisione degli stipendi dei parlamentari.
Invece slitta al 31 dicembre 2012 il termine entro cui vengono riassegnate le funzioni delle province.
Mentre viene fissata una dead line, 31 marzo 2013, entro cui Giunte e Consigli in carica delle province decadono.
Anche nell'ambito della Finanza si prevedono iniziative importanti, per le case all'estero e la finanza all'estero.
Arriva l'imposta di bollo per le attività finanziarie detenute all'estero.
L'imposta è dovuta proporzialmente alla quota del periodo di detenzione ed è stabilita nella misura dell'1 per mille per il 2011 e il 2012.
A partire dal 2013 l'imposta sale all'1,5 per mille.
Tassa dello 0,76% per gli immobili detenuti all'estero a qualsiasi uso destinati, delle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato.
L'imposta è dovuta proporzialmente alla quota di possesso e ai mesi dell'anno in cui si è protatto.
Il leader del Pd, Bersani, dice che le modifiche alla manovra vanno nella direzione da loro auspicata ma non tutto quello che è uscito gli piace.
Chiedono al governo una chiarezza sulle norme per il pagamento dell'Ici da parte della Chiesa.

Thursday, December 15, 2011

Esenzione sul bollo dei conto correnti e tasse su buoni fruttiferi postali

Tra le novità che coinvolgono gran parte degli italiani c'è quella che riguarda il bollo sui conto correnti.
Per il Bollo c/c, attualmente la manovra prevede l'estensione dell'imposta sui depositi con giacenza media fino a 5.000 euro.
Nulla cambia, quindi, rispetto al passato, sull'imposta di 34,20 euro che viene già pagata.
Per i conto correnti delle imprese si prevede un incremento dell'imposta di bollo di 26,2 euro, passano dai 73,8 euro attuali a 100 euro.
Arriva un tetto agli stipendi di chi riceve trattamenti economici da parte della finanza pubblica, siano essi dipendenti o lavoratori autonomi delle pubbliche amministrazioni.
Tra le "lagrime" inserite nella Manovra c'è anche la tassa sui buoni postali.
I Buoni fruttiferi postali saranno tassati dello 0,1% nel 2012 e dello 0,15% a partire dal 2013.
Secondo la norma i Buoni saranno tassati alla scadenza con l'applicazione dell'Aliquota sul valore dello strumento finanziario.
L'impatto minimo prelevato sarà pari a 32,2 euro, mentre l'importo massimo limitatamente al 2012, arriverà a 1.200 euro.
Le liberalizzazioni partiranno da subito e non da inizio 2013.
I taxi vengono esclusi, ma entro 6 mesi dall'entrata in vigore del decreto saranno liberalizzati trasporti e infrastrutture.

Riduzione indennità dei parlamentari e prelievi su maxi-pensioni

Il presidente del Senato, Schifani, dopo il dibattito di ieri a Palazzo Madama, dedicato ad una mozione sulle riforme istituzionali, presentata dall'ex ministro leghista, Calderoni, conclude che loro ridurranno le indennità parlamentari, lo faranno con serenità, con responsabilità e nella consapevolezza di dover difendere la dignità del Parlamento e dei suoi fondamenti.
Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della Camera, Fini.
Quanto alla Manovra Fini assicura che il provvedimento sarà oggi in aula.
Un prelievo del 25% come contributo di solidarietà per le pensioni sopra i 200 mila euro, è la proposta indicata personalmente dal ministro del Welfare, Fornero, in audizione alla commissione Lavoro della Camera.
E aggiunge che lui la proposta la fà, ma la palla passa a loro al Parlamento.
La riforma delle pensioni, ha ribadito, si è resa necessaria perchè erano sull'orlo del baratro.
Ma c'è disponibilità ad attenuare gli aspetti più severi, inclusa la mancata perequazione delle pensioni.
Si pensa ai nati nel 1952, infine l'auspicio di chiudere presto non per la soddisfazione di tutti, ma per il futuro di tutti.
Intanto via libera delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera alla Manovra economica del Governo Monti.
Proteste accese dalla Lega, per la stretta sul voto imposta dai presidenti delle commissioni, che hanno dato comunque il via libera agli emendamenti del governo e dei relatori.

Monday, December 12, 2011

Le discipline che studiano l'attività economica


Le discipline che studiano l'aspetto peculiare dell'attività umana, noto come attività economica, sono classificabili in "generali" e "particolari".
Nel primo aspetto, "generale", si collocano le discipline che hanno per oggetto fenomeni generali, ovvero investigano i sistemi economici di date collettività ed i rapporti e le interconnessioni fra detti sistemi.
Nel secondo, "particolare", si collocano le discipline che hanno per oggetto di studio le unità del sistema economico nell'aspetto comportamentale e nelle condizioni di vita e sviluppo.
Al primo aspetto provvedono le discipline macroeconomiche, al secondo quelle microeconomiche. La distinzione operata non risulta semplice: da un lato, la microeconomia considera le singole unità economiche; dall'altro, la macroeconomia offre preziosi banchi di prova per molte proposizioni della microeconomia.
La più notevole e caratteristica differenza tra la macroeconomia e la microeconomia consiste nel fatto che la microeconomia studia il comportamento di singoli soggetti e singole unità economiche condotti da soggetti che cercano di realizzarli con unità di disegno; mentre la macroeconomia studia quantità globali e rapporti tra quantità globali che non sono il risultato di un disegno unitario.
Ad ogni modo, sia l'economia generale che quella aziendale possono allocarsi tra le scienze empiriche in quanto studiano il mondo reale.
La ricerca delle uniformità dei fenomeni pone questa scienza tra le scienze positive, in quanto proiettata all'accertamento di ciò che è.

Tuesday, November 29, 2011

Cosa sapere sul Forex trading

Nel mercato Forex che èattualmente quello più in espansione, si comprano e si vendonovalute internazionali mentre nel mercato azionario si scambianoazioni.
Il Forex trading ha come obbiettivo di ottenere profitti eguadagnare basandosi sulle oscillazioni dei prezzi sulle valute e conun contratto vero e proprio tra il trader ed il broker. 
Il tasso dicambio (forex rates) è il prezzo al quale sono scambiate le coppiedi valute e ci sono “quotazioni dirette” e “quotazioniindirette”. Le quotazioni dirette si riferiscono ad un tasso dicambio che vengono espresse con la divisa adoperata in quel paese,esempio: 0,6745 EUR = 1 USD in Italia. Le quotazioni indirette sonol'unità di valuta espressa adoperando la divisa utilizzata in quelpaese: 1 EUR = 1,4825 USD in Italia. 
Abbiamo poi lo spread che è ladifferenza tra la domanda e l'offerta e misura il compenso del brokerche esegue la trattativa e fa da market-maker. 
Calcolare i guadagni ole perdite che un movimento della valuta può avere sia in guadagnoche in perdita, si chiama pip ed indica i guadagni o le perdite che vengonocalcolati in pips persi o guadagnati.
Bisogna considerare che ci sonomolti rischi nel Forex:
:rischi per le fluttuazioni dei tassi dicambio,
rischi fra differenti tassi di interesse delle valute deipaesi trattati, 
rischi per i governi dei paesi delle valute trattate,specialmente su valute esotiche.

Monday, November 28, 2011

Berlino: più risorse all' Fmi

I ministri finanziari di Germania, Olanda e Finlandia hanno proposto di rafforzare l' Fmi in modo da utilizzarlo insieme al fondo europeo Efsf per salvare i Paesi della zona euro più in crisi.
Dietro al suggerimento si nasconde la consapevolezza che il potenziamento dell' Efsf va a rilento e la conferma dell'enorme difficoltà a trovare una soluzione credibile.
I ministri dei tre paesi sono convinti che che associando Efsf al Fmi << vi sarebbe abbastanza per offrire aiuto ai Paesi membri più vulnerabili. >>
Da Parigi, Jacques Attali, ex consigliere di François Miterrand, ha detto che vi sono buone possibilità perchè l'euro non esistà più a fine anno.
Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble non ha voluto impegnarsi ma ha ammesso che la questione potrebbe essere discussa.
Ma i tempi dei mercati non sono quelli della politica.
E non si può escludere che a un certo punto la Germania sarà costretta a decidere tra la creazione di eurobond o l'intervento della Bce.

I BoT a sei mesi volano al 6,5%

Ieri i BoT a sei mesi, con rendimenti che hanno scioccato tutti tranne i traders che li avevano visti montare da giorni, hanno portato a galla quello che ribolle di questi tempi sul rischio - Italia e sul rischio - euro.
Quel che è emerso da questo salto all'insù dei rendimenti, che nell'arco di trenta giorni non ha precedenti, è che nell'ultimo mese, nell'ultima settimana la percezione del rischio - Italia è peggiorata: non perchè manchi la fiducia nei mercati nella capacità o nell'efficacia dell'azione d'urto programmata dal governo Monti per assicurare il pareggio di bilancio nel 2013 e rilanciare l'economia, ma perchè i problemi immediati italiani, che sono l'elevata spesa per interessi a fronte di una recessione in arrivo con un debito / Pil al 120%, avranno bisogno di soluzioni domestiche di medio - lungo periodo abbinate a un sostegno esterno di breve periodo, fornito da un'impalcatura della moneta unica che regga.
L'impennata dei rendimenti c'è già stata: per i risparmiatori al netto di commissioni e ritenuta fiscale il 5,25 % per i Buoni e il 7,25 % per i Certificati zero coupon, è stata buona. ( 11,7 miliardi richiesti per i BoT.

Saturday, November 26, 2011

L' Euro Forse Sta Crollando: La Gran Bretagna Si Prepara A Scenari Di Disordini E Caos In Europa

CRISI DELL' EURO: DEFAULT ITALIA, DISORDINI IN EUROPA, EURO CROLLA


Mentre il governo italiano lottava per il prestito e la Spagna era alla ricerca di un salvataggio internazionale, i ministri britannici discutevano tra loro che il collasso dell'euro, un tempo quasi impensabile, oggi è sempre più plausibile; i diplomatici delle ambasciate inglesi nel mondo si stanno preparando ad aiutare i britannici all'estero in caso di sommosse in Europa derivanti dalla crisi del debito.

Il Ministro del Tesoro ha confermato all'inizio di questo mese che una pianificazione di emergenza in caso di collasso dell’ euro esiste ed un ministro anziano ha ora rivelato al Daily Telegraph il grado di preoccupazione del governo, dicendo che la Gran Bretagna starebbe programmando dei piani sulla base di un crollo dell'euro, ritenuta ormai solo una questione di tempo:

“E 'nel nostro interesse che continui a durare per un po’ perché questo ci dà più tempo per preparaci”

Recenti istruzioni del Foreign and Commonwealth Office alle ambasciate e consolati britannici richiedono la pianificazione di contingenza per scenari estremi compresi disordini e agitazioni sociali: dato che la Grecia ha visto diversi episodi di disordine civile a causa dei piani del suo Governo per superare la crisi ed evitare il fallimento, i funzionari britannici pensano che scene simili non si possano escludere in altre nazioni se l'euro crollasse. I diplomatici hanno anche detto di prepararsi ad aiutare decine di migliaia di cittadini britannici nei paesi della zona euro se le conseguenze di un collasso finanziario impedissero loro di accedere a conti bancari o prelevare contanti.

Ad alimentare le paure dei mercati finanziari verso l'euro, i rapporti di Madrid  di ieri hanno suggerito che il nuovo governo del Partito Popolare potrebbe cercare un salvataggio sia dal fondo dell'Unione Europea che dal il Fondo monetario internazionale.
Ci sono anche i timori crescenti per l'Italia, il cui nuovo governo è stato costretto a registrare più alti tassi di interesse  sulle nuove obbligazioni emesse ieri: il rendimento dei nuovi titoli di stato a sei mesi è stato del 6,5 per cento, quasi il doppio del mese scorso, e il rendimento eccezionale dei titoli a due anni è stata del 7,8 per cento, ben al di sopra del livello considerato insostenibile.
Il nuovo governo di Mario Monti dovrà vendere più di 30 miliardi di euro di nuove obbligazioni entro la fine di gennaio per rifinanziare i  debiti: gli analisti dicono che non c'è garanzia che gli investitori compreranno tutte quelle obbligazioni, costringendo l' Italia al default.
Il governo italiano ieri ha detto che nei colloqui con il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, il Primo Ministro Mario Monti aveva accennato che un crollo italiano

 "sarebbe inevitabilmente la fine dell'euro".

I trattati dell'Unione europea che hanno creato l'euro e le sue regole di appartenenza contengono alcuna disposizione per i paesi membri su come lasciare la moneta unica, il che significa che ogni collasso dell’ euro sarebbe disordinato e potenzialmente caotico.
Se i governi dell' Eurozona dichiarassero default sui loro debiti, le banche europee che detengono molti dei loro titoli rischierebbero di crollare.

Merkel e Sarkozy danno “piena fiducia” al Presidente Monti. E noi? Possiamo fidarci?


Da Sarkozy e Merkel "piena fiducia" in Mario Monti e nel suo Governo: impressionati dal Presidente e dalle sue riforme

Dopo il recente avvento alla Presidenza del Consiglio di Mario Monti, ci sembra doveroso cercare di capire quale sia il tipo di personalità con cui dobbiamo confrontarci. Lo facciamo buttando un rapido occhio nei giardini dell'economia e della finanza di cui il nostro uomo promuove con così tanta fiducia i frutti.

Si tratta di ambiti complessi da delineare, estremamente tecnici: in sostanza tutto ruota attorno al denaro e alla sua gestione. L'economia studia la produzione, la circolazione, lo scambio, la distribuzione della ricchezza e il consumo. Tutto è regolato dalla legge della domanda e dell'offerta: se in tanti desiderano una determinata merce la produzione aumenta, se la richiesta diminuisce, lo fa anche la produzione.

Nella società la funzione creditizia (la banca per esempio) ha il compito di stimolare la produzione raccogliendo il risparmio improduttivo e trasmettendolo a chi ha necessità di capitale per dar corpo alle proprie idee e rendersi a sua volta economicamente indipendente. Per mezzo del credito, inoltre è possibile compiere operazioni monetarie per le quali il denaro circolante sarebbe insufficiente o difficilmente reperibile.

Alla base del credito c'è una forza dinamica importantissima e insostituibile: la fiducia, che è fondamentale anche quando si parla di “Giocare in Borsa”.

Si tratta ormai di operazioni effettuate telematicamente. Ci sono società che consigliano i rispamitori e altre che, in più, ne raccolgono il denaro proponendo loro diverse possibilità di investimento quali obbligazioni, azioni, futures o... altre formule di ad esse correlate come le options (i cosiddetti derivati).

Per maggiori approfondimenti c'è il sito www.adviseonly.com. E' online da qualche mese, e per la prima volta porta sul web un servizio tradizionalmente riservato alle banche ed ai promotori finanziari: la consulenza finanziaria personalizzata. Assolutamente da visitare perchè chiaro e comprensibile a tutti. Inoltre è in grado di renderci autonomi e indipendenti nella gestione dei nostri soldini e fornire strumenti davvero utili:

  • Il Test del DNA Finanziario: il test per conoscere il proprio profilo di investitore e accedere alla consulenza finanziaria, una versione “smart” del questionario MiFID
  • L’ETF Mixer: un tool per costruire portafogli di ETF
  • Il Mappamondo Finanziario: per visualizzare a colpo d’occhio la performance dei mercati mondiali
  • Il Barometro del Rischio: un indicatore che aiuta a capire in anticipo se ci sono problemi sui mercati

Mai come oggi, con la crisi che c'è, il fattore onestà diventa importante.

Riteniamo doveroso, quindi, ricordare al nostro Neo Presidente del Consiglio, viste le tante responsabilità, di non dimenticarsi delle recenti direttive MiFID (Markets in Financial Instruments Directive). In particolar modo i concetti di trasparenza , correttezza, tutela delle persone, Best Execution e vigilanza sui meccanismi di intervento durante le situazioni di crisi. Sicuramente applicabili nelle faccende politiche.

Sunday, November 20, 2011

I bond, le obbligazioni e i prodotti d'investimento convengono?

Vi sarà già capitato che, dopo una panoramica sui prodotti d'investimento, l'addetto vi propone di acquistare le obbligazioni emesse dalla banca.
Si tratta dei famosi bond, strumenti già presenti in molte tasche degli italiani, e che gli istituti di credito, in periodi difficili come questo, offrono ai clienti per ottenere liquidità.
Però bisogna sapere che esistono tanti tipi di bond, tutti per definizione più rischiosi dei titoli di Stato.
Alcuni sono complicati come le obbligazioni strutturate il cui rendimento è legato a variabili come l'inflazione o come alcuni titoli azionari, e sono troppo per chi non è esperto di finanza.
Meglio i plain vanilla che indicano le versioni base di uno strumento finanziario.
Fra questi gli zero-coupon bonds che non prevedono il pagamento di cedole trimestrali o semestrali, quindi non liquidano gli interessi maturati via via, ma li versano alla scadenza, insieme al capitale investito.
E' importante, però, guardare bene i costi implicati indicati nei contratti, ricordate che incide molto la spesa di distribuzione.
E fate attenzione perchè tutte queste commissioni, sommate tra loro, possono arrivare anche al 15 per cento.
Se comprate un prodotto a 100 in realtà ne vale 85.
Quindi mettete a confronto i bond con i titoli di Stato, per essere vantaggiosi, devono fruttare almeno più di un Btp.
E non sempre avviene, soprattutto dopo che questa crisi ha fatto lievitare i tassi dei Buoni del Tesoro.