La soubrette Sara Tommasi |
Diquesto passo, al prossimo spot mostrerà direttamente l’esito di una risonanzamagnetica.
O di una TAC. Perché dopo l’ultimo video messo in onda l’altrogiorno via web per dare il suo ‘carnoso’ sostegno alla battaglia contro le banche di Alfonso Luigi Marra, la soubrette Sara Tommasi non ha più nulla da far vedere.
O di una TAC. Perché dopo l’ultimo video messo in onda l’altrogiorno via web per dare il suo ‘carnoso’ sostegno alla battaglia contro le banche di Alfonso Luigi Marra, la soubrette Sara Tommasi non ha più nulla da far vedere.
Tiratain ballo qualche mese fa nello scandalo dei cosiddetti “festini” di Arcore e catapultata ai disonori dellacronaca come una delle presunte attrici protagoniste del Bunga Bunga, la Tommasi ha scelto la via della nudità per smarcarsida quelle accuse.
E non una nudità parziale, come quella del primo video giratonei panni di un Bin Laden inversione stripper. E neppure “artistica”,come usano dire le starlette da calendario per nobilitare i loro scatti senzaveli pagati a peso d’oro. Bensì integrale, adamitica, come il giorno della suavenuta al mondo.
Le sue grazie, di aria coperte, per dar ‘corpo’ alla campagnacontro il signoraggio bancario condotta ormai da diverso tempo dall’avvocato,filantropo, giurista e scrittore partenopeo Marra, autore di “Labirintosentimentale”. «Appaio nuda – ha spiegatola 30enne show-girl - perché attraverso la mia visibilità, voglio dire che lebanche non solo ci hanno lasciato in mutande, ma ce le hanno letteralmentesfilate…». Un’indignada sui generis,insomma, tutta curve e determinazione a disfarsi, oltre che degli indumenti(intimo compreso), anche di un’immagine poco pulita che nella scorsa primaverale era stata affibbiata.
Per farsi convinta testimonial della campagna tesaalla formazione del «Comitato promotoredel Referendum per l’abrogazione delle 6 leggi “regala-soldi” alle banche,nonché della lotta per l’eliminazione del signoraggio», che sabato 26 darà vita al suo primo incontro pubblico a Roma. Una campagnacapeggiata, come detto, dall’avvocato Marra, non nuovo al coinvolgimento divip, preferibilmente donne di bell’aspetto come ad esempio la giunonicavenezuelana Aida Yespica, per darrisonanza mediatica alle sue iniziative.
E non una nudità parziale, come quella del primo video giratonei panni di un Bin Laden inversione stripper. E neppure “artistica”,come usano dire le starlette da calendario per nobilitare i loro scatti senzaveli pagati a peso d’oro. Bensì integrale, adamitica, come il giorno della suavenuta al mondo.
Le sue grazie, di aria coperte, per dar ‘corpo’ alla campagnacontro il signoraggio bancario condotta ormai da diverso tempo dall’avvocato,filantropo, giurista e scrittore partenopeo Marra, autore di “Labirintosentimentale”. «Appaio nuda – ha spiegatola 30enne show-girl - perché attraverso la mia visibilità, voglio dire che lebanche non solo ci hanno lasciato in mutande, ma ce le hanno letteralmentesfilate…». Un’indignada sui generis,insomma, tutta curve e determinazione a disfarsi, oltre che degli indumenti(intimo compreso), anche di un’immagine poco pulita che nella scorsa primaverale era stata affibbiata.
Per farsi convinta testimonial della campagna tesaalla formazione del «Comitato promotoredel Referendum per l’abrogazione delle 6 leggi “regala-soldi” alle banche,nonché della lotta per l’eliminazione del signoraggio», che sabato 26 darà vita al suo primo incontro pubblico a Roma. Una campagnacapeggiata, come detto, dall’avvocato Marra, non nuovo al coinvolgimento divip, preferibilmente donne di bell’aspetto come ad esempio la giunonicavenezuelana Aida Yespica, per darrisonanza mediatica alle sue iniziative.
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