Friday, December 16, 2011

Tagli a stipendi dei parlamentari e anche la finanza farà sacrifici

La Manovra prevede anche tagli e riduzioni agli stipendi dei parlamentari.
Il governo e il parlamento, ciascuno nell'ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative per la revisione degli stipendi dei parlamentari.
Invece slitta al 31 dicembre 2012 il termine entro cui vengono riassegnate le funzioni delle province.
Mentre viene fissata una dead line, 31 marzo 2013, entro cui Giunte e Consigli in carica delle province decadono.
Anche nell'ambito della Finanza si prevedono iniziative importanti, per le case all'estero e la finanza all'estero.
Arriva l'imposta di bollo per le attività finanziarie detenute all'estero.
L'imposta è dovuta proporzialmente alla quota del periodo di detenzione ed è stabilita nella misura dell'1 per mille per il 2011 e il 2012.
A partire dal 2013 l'imposta sale all'1,5 per mille.
Tassa dello 0,76% per gli immobili detenuti all'estero a qualsiasi uso destinati, delle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato.
L'imposta è dovuta proporzialmente alla quota di possesso e ai mesi dell'anno in cui si è protatto.
Il leader del Pd, Bersani, dice che le modifiche alla manovra vanno nella direzione da loro auspicata ma non tutto quello che è uscito gli piace.
Chiedono al governo una chiarezza sulle norme per il pagamento dell'Ici da parte della Chiesa.

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