Thursday, December 1, 2011

La privacy? Un diritto inesistente.

Lo conoscete? E' Julian Assange, presidente di Wikileaks il quale pubblica nuovi sconvolgenti "Spy files", dichiarando che "Siamo tutti spiati". 


Siamo tutti consapevoli che oramai la privacy, sia solamente un'illusione e numerose società di sorveglianza elettronica lo testimoniano: esse forniscono prestazioni principalmente agli Stati, potendo "rubare" la vita di chiunque, copiarla ed analizzarla.

Anche in Italia? Ebbene si, anche in Italia. Ciò non accade sono nei paesi che hanno una forma di governo dittatoriale, ma anche nelle democrazie.

Cosa controllano? Ogni cosa, dal telefono fisso ai nostri cellulari, da Facebook a Twitter, da Messenger a Skype. Non sfugge nulla a queste società di sorveglianza. Neanche una virgola. Nemmeno un respiro.

Perchè? Per prevenire le nostre azioni, i nostri pensieri, i nostri movimenti. Basta fare una rapida ricerca su internet, su siti e blog e rimarrete scioccati dalla quantità di programmi esistenti atti allo spionaggio.

C'è addirittura un sistema informatico, in grado di captare le parole, tradurle e analizzarne il significato in base al contesto. Vi faccio un chiaro tanto quanto breve esempio. Se scrivessi un messaggio:

"La mia ragazza è una bomba", la parola bomba verrebbe immediatamente selezionata, tradotta e analizzata in base al contesto, innocuo in questo caso.

Ma ipotizziamo:

"Ho piazzato una bomba", il tutto sarebbe completamente diverso.

E tutto ciò con quale diritto? Non siamo più liberi di agire, di parlare. E tra poco, nemmeno di pensare.

Sperando che mi stiano leggendo e spiando, voglio dire loro una cosa: "Ma fatevi i c***i vostri!".




Vì.

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