Del Piero e Conte: i due leader, entrambi in panchina... |
Un pò Mourinho, un pò Lippi. Trascinatore e leadercarismatico come lo Special One, autorevole e con il culto del lavoro sul campocome il Marcello campione del Mondo.
Non c'è dubbio: se il primato in classifica in coabitazione con la Lazio (ma con una partitain meno) ha un emblema, un volto, è quello di Antonio Conte. Mattatoreincontrastato di questo primo terzo di campionato di serie A. Lui e la suaJuventus. Plasmata sul suo carattere combattivo e che non di rado esibisce un calciospumeggiante e veloce.
Non c'è dubbio: se il primato in classifica in coabitazione con la Lazio (ma con una partitain meno) ha un emblema, un volto, è quello di Antonio Conte. Mattatoreincontrastato di questo primo terzo di campionato di serie A. Lui e la suaJuventus. Plasmata sul suo carattere combattivo e che non di rado esibisce un calciospumeggiante e veloce.
Questo perchè "posso contare su un gruppo di giocatori- ha detto ieri Conte dopo il perentorio 3-0 ai danni del malcapitato Palermo -che hanno voglia di lavorare, di stupire, di proporre un calcio diverso dal solito che sappia anche divertire la gente". Merito airagazzi, in perfetto stile Mou, nessuno escluso.
Compreso quell'Alex Del Piero,che anche ieri si è dovuto accontentare di uno scampolo di partita, a risultatoampiamente in ghiaccio. Non fa drammi il capitano bianconero che nell'ambito diuna presentazione Adidas svoltasi a Milano, non ha comunque fatto mistero dicome la panchina gli stia stretta: "In panchina si soffre, è inutilenegarlo, ma in qualità di capitano della Juventus sono strafelice per ilmomento che stiamo vivendo".
A 37 anni appena compiuti e all’ultimastagione con la casacca bianconera indossata per un ventennio, Alex sfodera lasolita signorilità. Sa bene che adesso le facce in campo della Juve capolistasono quelle di Pirlo, Marchisio, Matri e un rinato Buffon. Ma l’occasione dimettere il suo timbro anche in questa edizione 2011-2012 della Vecchia Signora,non mancherà di certo. E a chi gli chiede cosa farà al termine di questocampionato dice solo “non penso da giugno in poi, ma da qui a giugno”.
A 37 anni appena compiuti e all’ultimastagione con la casacca bianconera indossata per un ventennio, Alex sfodera lasolita signorilità. Sa bene che adesso le facce in campo della Juve capolistasono quelle di Pirlo, Marchisio, Matri e un rinato Buffon. Ma l’occasione dimettere il suo timbro anche in questa edizione 2011-2012 della Vecchia Signora,non mancherà di certo. E a chi gli chiede cosa farà al termine di questocampionato dice solo “non penso da giugno in poi, ma da qui a giugno”.
No comments:
Post a Comment