Sunday, December 11, 2011

Cronaca: 16enne muore per un pungo in testa dato da un amico

Si chiamava Simone Costa, viveva con la propria famiglia a Fiumicino ed è morto per un fatale "incidente", se così possiamo chiamarlo.
Aveva solo 16 anni.
Simone domenica si era recato insieme al gruppo di amici al centro Commerciale "Parco Leonardo", per passare un pomeriggio in compagnia della propria comitiva, tra i negozi e i ristorantini del centro.
Ma qualcosa di tragico spezza la tranquillità di quel pomeriggio come tanti: un amico di vecchia data chiede a Simone una sigaretta, che però viene negata; non si sa ancora come il tutto sia accaduto di preciso, se i due ragazzi - per quella maledetta sigaretta (?!?) - hanno incominciato a litigare o se stessero solo scherzando, fatto sta che "l'amico" sferra un pugno a Simone, colpendolo a una tempia; evidentemente il colpo è sufficientemente forte e violento, perché il sedicenne cade a terra immediatamente, perdendo conoscenza; non si risveglierà più e morirà poco dopo, durante il trasporto in ospedale.
La tragedia avviene davvero in pochi minuti, davanti agli occhi increduli di un coetaneo dei due giovanotti, che guarda pietrificato la scena; solo quando si rende conto che Simone è a terra, che non si muove e che del sangue esce dalla sua bocca; solo allora, gli altri amici di Simone - che erano in una sala-giochi e sono accorsi dopo aver udito delle grida - e un vigilantes accorso sul momento chiamano il 113 e l'ambulanza; a nulla è servita la tempestività dell'intervento e i tentativi di rianimazione: Simone morirà durante il tragitto all'ospedale; questa mattina la salma era al Poliambulatorio della Asl RomaD di Fiumicino e il dolore e la disperazione dei genitori e di tutta la famiglia della povera vittima sono palpabili, oltre che inconsolabili.

Intanto, "l'assassino" è stato condotto da subito dalla polizia in una casa di prima accoglienza, in attesa di essere tradotto nel carcere minorile di Casal Del Marmo; gli agenti hanno anche interrogato, in una prima indagine, gli amici per capire se c'è la possibilità che il ragazzo fosse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Da una primissima ricostruzione, pare che non si sia trattato di una lite, bensì di atteggiamenti di scherzo; quindi per ora, il colpevole è accusato di omicidio preterintenzionale, e dovrà comunque spiegare per quale ragione ha sferrato un pugno di una tale violenza all'amico.

Sono notizie davvero drammatiche, che lasciano molta amarezza: morire così..., in una circostanza talmente banale, tra "amici", in un tranquillo pomeriggio al centro commerciale.
E' qualcosa di cui non ci si riesce a capacitarsi.

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