Tuesday, December 6, 2011

Francia: il blitz di Greenpeace in un impianto nucleare

Solo due settimane fa uno studio dell'Istituto per la sicurezza nucleare doveva rasserenare i francesi. Le 58 centrali presenti sul territorio transalpino sono sicure, nessuna necessita di andare in pensione prima del tempo e le misure adottate sono valide. Sarà...

Per il momento tuttavia, non sembra molto difficile eludere il sistema dei controlli. Lo hanno dimostrato 8 attivisti di Greenpeace che questa notte sono entrati in un impianto a 95 km da Parigi. Alcuni di loro sono addirittura riusciti a salire sulla cupola di un reattore per stendere uno striscione con su scritto "Il nucleare sicuro non esiste". Insomma, un'altra azione spettacolare del gruppo ambientalista che anche stavolta ha saputo sfruttare la cassa di risonanza mediatica per la sua causa.

Secondo Greenpeace, il governo francese non tiene adeguatamente conto dei rischi già individuati in passato e non impara dalla lezione del disastro di Fukushima. Il governo ha di conseguenza alzato il livello di attenzione, e il ministro dell'Industria, intervenuto a France Info, ha promesso un'inchiesta per capire cosa non ha funzionato nel sistema di controllo.

Il dibattito sul nucleare è vivissimo in Francia. I due principali candidati all'Eliseo nelle elezioni presidenziali del prossimo anno sono entrambi favorevoli al mantenimento dell'industria nucleare. Nicolas Sarkozy continua a dire che gli impianti francesi sono i più sicuri al mondo e fa eco al presidente della Edf, Henry Proglio, che ha parlato di un milione di posti di lavoro a rischio se la Francia dovesse abbandonare il nucleare. François Hollande, timidamete, ha proposto di abbassare dall'attuale 75 al 50 entro il 2025, la percentuale di energia elettrica che il paese ottiene dalle centrali nucleari. Solo i Verdi, con la loro candidata Eva Joly, sono esplicitamente per il superamento di questa tecnologia e per un massiccio investimento nelle rinnovabili.

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