Monday, December 12, 2011

Russia: su Twitter l'attacco spam dei seguaci di Putin

Twitter si è ormai affermato come il social network più utile a raccontare la realtà degli eventi, bypassando la cronaca ufficiale. Twitter alimenta la discussione a riguardo e all'interno i movimenti d'opinione e di protesta e spesso è utilizzato per coordinare le azioni. La sua forza è sempre più rilevante è il potere ormai ne ha preso atto, tanto che corre ai ripari.

La notizia, rilanciata dalla BBC, riguarda la Russia, e le manifestazioni seguite ai presunti brogli nelle elezioni legislative dello scorso 4 dicembre. Secondo alcuni esperti di sicurezza informatica, migliaia di account Twitter sarebbero stati "dirottati" da un attacco malevolo al fine di essere utilizzati come cassa di risonanza della propaganda pro Putin. Altro obiettivo è stato quello di "spammare" per saturare il canale e causarne il blocco. Si sarebbe trattato di un attacco coordinato, realizzato tramite "botnet", ovvero una rete di computer connessi a internet, probabilmente attaccati da un virus che è in grado di "assoggettarli" al controllo di un'unica macchina.

"Il 6 dicembre - scrive Maxim Goncharov, dell'azienda specializzata nella sicurezza informatica Trend Micro - un numero imprecisato di attivisti pro-Cremlino ha lanciato un attacco su Twitter, utilizzando comupter connessi in una rete di tipo botnet che postavano messaggi associati all'hashtag #Triumfalnaya (il nome della piazza dove si svolgono i sit-in n.d.r.). Si trattava di slogan nazionali o di messaggi volgari. Alla velocità di 10 messaggi al secondo, questi computer sono riusciti a bloccare la discussione associata a quell'hashtag".

"Se l'attacco sia o meno supportato dal governo non importa - conclude Goncharov - ma adesso possiamo capire come i social network siano diventati il nuovo campo di battaglia nella nuova guerra per la libertà di espressione".

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